Scoprire Agrigento e la Festa del Mandorlo in Fiore

musica tradizionale africana

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Siete pronti allora a partire? Tra le destinazioni speciali vi è la Sicilia e Agrigento, nota come Città dei templi. Il merito è ovviamente per i numerosi templi dorici dell’antica città greca posti nella Valle dei Templi che, nel1997, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Qui, ogni anno, si svolge la Festa del Mandorlo in Fiore. Siamo nella città di Luigi Pirandello e la Valle dei Templi diventa certamente ancora più bella in questo periodo con musica, colori, danze e tradizioni locali. Ma di cosa si tratta? La manifestazione del Mandorlo in Fiore, che da qualche anno va in scena a marzo, è caratterizzata dalla fioritura dei mandorli della Valle dei Templi e delle zone intorno ad Agrigento. Da qui l’idea di festeggiare una sorta di anticipo della primavera con la presenza dei mandorli che simboleggiano il ritorno alla vita dopo il letargo del freddo inverno.

Nata a Naro, piccolo centro a venti chilometri da Agrigento, la Sagra del Mandorlo in Fiore fu voluta dal conte Alfonso Gaetani desideroso di far conoscere i prodotti tipici siciliani. Con il passare degli anni, questa manifestazione si è sempre svolta insieme ad altri appuntamenti come il “Festival Internazionale del Folklore”, il “Festival Internazionale dei Bambini del Mondo” e il “Corteo Storico d’Italia”.

Tutto ha inizio con l’accensione del tripode o fiaccola dell’amicizia il martedì della settimana. Il giorno seguente c’è l’appuntamento con la fiaccolata dell’amicizia. Durante l’intera settimana, inoltre, vi sono sfilate di gruppi per le vie cittadine, bande musicali e carretti siciliani. L’ultimo giorno della festa si chiude appunto con una cerimonia conclusiva nella Valle dei Templi. Non mancano delle mostre e delle degustazioni di mandorla.

Una curiosità: nel 2016, durante questo caratteristico appuntamento, un gruppo di pasticcieri ha creato la torta di frutta più lunga del mondo: ben 606 metri e quasi tre tonnellate di peso. Tra gli ingredienti utilizzati, sedici quintali di crema chantilly all’italiana, cinquemilatrecento uova; oltre 500 rettangoli di pan di Spagna, trecento chili di kiwi, sessanta cassette di arance e cinquanta chili di granella di mandorle tostate. Visto il grande successo, la torta è stata ovviamente inserita nel Guinness World Records.

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Sicily2do: il portale di escursioni nel territorio agrigentino

vista della scala dei turchi

Verrà presentato giovedì 28 giugno alle 11, presso la sede di Confcommercio di Agrigento in via Imera 223, il nuovo progetto Sicily2do, il portale di escursioni giornaliere garantite nel territorio agrigentino.

Sicily2Do offre la possibilità di scegliere tra numerosi tour ed escursioni non convenzionali ad Agrigento e in provincia, con itinerari sempre nuovi e favorendo la conoscenza dei luoghi più caratteristici e imperdibili del territorio siciliano.

I tour comprendono attrazioni e località sempre diverse e coinvolgenti: paesaggi rurali e marittimi, arte, storia, cultura e le tradizionali eccellenze culinarie regionali. Il catalogo, inoltre, è in continua evoluzione e costantemente si arricchisce di nuove ed emozionanti travel suggestions.

La mission di SICILY2DO è quella di accompagnare i turisti verso luoghi ed esperienze.

 

Tra le proposte, la visita guidata della suggestiva Valle dei Templi. Partendo dal Tempio di Giunone si attraversa la Via Sacra e passando dalla necropoli paleocristiana si arriva al Tempio della Concordia, uno dei templi meglio conservati del mondo greco. Proseguendo si visiteranno il Tempio di Ercole, i resti del Tempio di Zeus e il Tempio di Castore e Polluce, simbolo della città.

Il tour per la scoperta della vera Vigata: visita guidata dei luoghi che hanno ispirato Andrea Camilleri, la Vigàta de “il Commissario Montalbano”. Dopo una breve sosta a Villaseta (il ladro di merendine), proseguimento per Vigàta, passando dalla “mannara”. Sosta al porto per ammirare la vista di Vigàta dal mare. Passeggiata nel centro di Vigàta. fino alla Salita Granet e al Caffè Vigàta con riferimenti alle varie opere di Andrea Camilleri che vi sono ambientate. Visita della Torre di Carlo V.

Visita guidata al Farm di Favara: esplorazione del centro storico: Piazza Cavour, la Piazza principale, su cui si affacciano diversi palazzi nobiliari, Castello Chiaramonte (solo esterno), Biblioteca Comunale, Chiesa del rosario e museo della mandorla, Marzipan. Trasferimento a Farm Cultural Park, un centro culturale indipendente, situato all’interno dei SETTE CORTILI, nel cuore del centro storico, un tempo semiabbandonato. Concludendo con la degustazioni di dolci tipici o aperitivo.

Passeggiata per il centro storico di Agrigento: si procede lungo la Via Atenea, visita del monastero di Santo Spirito, della Chiesa di S. Lorenzo, di piazza Purgatorio e dell’ingresso dell’ipogeo del Leone. Proseguimento per Piazza San Giuseppe e visita della Chiesa di San Giuseppe, del collegio dei Padri Filippini e dell’atrio del palazzo del municipio.

Appuntamento alla Scala dei Turchi: la scultura rocciosa di bianchissima marna calcarea, che si erge a picco sul mar mediterraneo. Si resta incantati dai colori che la natura ci dona grazie al contrasto del bianco delle rocce che luccicano baciate dal sole, con il blu del mare.

Visita guidata dell’area romana dell’antica agorà, con l’ekklesiasterion , l’oratorio di Falaride e l’area del tempio romano, la Chiesa di San Nicola e il museo archeologico la cui esposizione si articola in 18 sale e in due sezioni distinte e complementari. La sala Zeus, con il telamone e la ricostruzione del Tempio di Giove e lo splendido Efebo, completano una visita imperdibile dell’antica Akragas.

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C’è vita in Via Atenea?

cartolina d'epoca via atenea agrigento

Domenica 24 giugno a partire dalle ore 17 la via Atenea si riempirà di arte, colori, musiche e sapori con un evento che propone la riscoperta della nostra via maestra.

 

“I nostri pittori daranno vita ad una estemporanea di pittura e trasformeranno la via atenea in un museo all’aperto! Il tutto allietato da esibizioni di gruppi folk e degustazioni di prodotti tipici. Una sfilata di auto d’epoca ci porterà in un’atmosfera da sogno! Partecipate anche voi per trascorrere una domenica piacevole e divertente alla riscoperta di antiche atmosfere. Evento organizzato da Centro Studi Erato, Tommaso Messina, Caf Lab , Emisport, Enotria , Amici della via atenea, Emisport, A Sud arte Contemporanea, Q Art & Craft, Culturart, Asso Turismo”

 

Si tratta del primo appuntamento nella via maestra della città di queste nuova estate.

E’ intenzione di diverse associazioni cittadine promuovere eventi di ogni genere in Via Atenea e di recente in un incontro tra associazioni organizzato dall’amministrazione comunale si sono gettate le basi per un calendario di iniziative che si realizzeranno nel centro storico nel tentativo di richiamare soprattutto i turisti a scoprire anche questa parte della città. I commercianti agrigentini hanno dato la propria disponibilità a coinvolgersi nel programma turistico estivo.

L’offerta culturale e turistica nel centro storico si è arricchita particolarmente negli ultimi anni, grazie ad associazioni come Mudia, promossa dalla Curia arcivescovile, per la conoscenza e la valorizzazione del patrimoni artistico-religioso e Spazio Temenos, presso le chiese sconsacrate di San Pietro e San Lorenzo-Purgatorio.

Nonostante la chiusura di non pochi esercizi commerciali, la via Atena continua non vuole morire e le iniziative di questa estate nascono nel segno della sua rinascita.

La strada principale del centro storico presenta palazzi e chiese di grande interesse storico e di recente in un libro intitolato “Storia della via Atenea”, edito da Amazon, curato dallo storico Elio Di Bella viene riscostruita la storia di questa antica arteria cittadina.

Oltre duecento pagine di testo, immagini 50 raccontano la storia della via Atenea, la strada maestra di Agrigento.

Possiamo trovarlo Su Amazon in ebook o cartaceo presso le librerie Tuttolomondo in via Mazzini, la libreria “Il mercante dei libri” in via Atenea o all’edicola di Angelo Veneziano in piazza Vittorio Emanuele ad Agrigento.

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Come Non Perdersi Nel Centro Storico Di Agrigento

porta di ponte ad agrigento

Il centro storico di Agrigento, con i suoi caratteristici vicoli stretti, i cortili, le scalinate e le piazzette, ha una struttura urbana tipicamente araba fra le meglio conservate in Sicilia, anche se le più antiche emergenze architettoniche risalgono al periodo normanno.

 

Esso si sviluppa sulla sommità occidentale della collina dell’antica Girgenti e risale all’età medioevale; molti edifici (chiese, monasteri, conventi e palazzi nobiliari) risalenti a questo periodo sono ancora ben conservati.

 

È sorto per necessità difensive, logistiche e commerciali, grazie alla vicinanza del porto.

 

Infatti, gli abitanti dell’antica Akragas, minacciati dall’invasione musulmana e a causa dell’eccessiva vicinanza delle antiche mura troppo estese e quasi vicine al mare, si trasferirono sul colle occidentale dell’acropoli, dove costruirono un castello e delle mura attorno alla città medioevale che poi prese il nome di Girgenti, creando, quindi, una fortezza.

 

Il centro storico di Agrigento occupa un’area molto estesa e ricca di edifici da vedere; ma in questo labirinto urbano di arte e cultura per il turista, nuovo del luogo, potrebbe risultare facile perdersi, soprattutto se non possiede delle mappe dettagliate e precise.

Per questo, in questo caso, è consigliabile avere con sé la guida completa delle mappe di Google, strumento utile che consente di non perdersi nulla di questo suggestivo luogo.

 

Per non smarrirsi occorre anche focalizzare bene quali sono gli edifici assolutamente da vedere, in modo da dedicare particolare attenzione a quelle significative testimonianze dell’arte arabo-normanna che sono ancora in ottimo stato.

 

Una tappa fondamentale è rappresentata sicuramente dalla cattedrale di San Gerlando, che si trova nella parte alta della città ed è stata fondata alla fine dell’ XI sec. da San Gerlando che fu il primo vescovo dopo la dominazione musulmana e patrono della città.

Inizialmente consacrata alla Madonna Assunta, presenta una perfetta fusione di vari stili poiché ha subito numerosi rimaneggiamenti in periodi diversi.

È preceduta da un’ampia scalinata e presenta un massiccio campanile del 1470 costruito dal canonico Giovanni Montaperto.

Essendo sorta su una zona a rischio frane, per scongiurare possibili ulteriori pericoli non vi si celebra più messa.

Accanto alla Cattedrale vi è la settecentesca Biblioteca Lucchesiana che custodisce numerosissimi e pregiati volumi. Pregevoli sono anche il Palazzo Steri, sede del seminario, e il palazzo vescovile.

Poco distante si trova la Chiesa di Santa Maria dei Greci, così chiamata perché originariamente di rito greco-cattolico.

Venne costruita sulle rovine del Tempio di Atena, risalenti al VI sec. a. C.: in un tratto del passaggio sotterraneo sono visibili i resti del basamento, mentre parte del colonnato è inglobato dalle mura della chiesa.

Altro edificio imperdibile è il Monastero di Santo Spirito che fu fondato dalla famiglia Chiaramonte alla fine del XIII secolo.

All’interno della chiesa è possibile ammirare gli stucchi dello scultore palermitano Giacomo Serpotta, sul chiostro quadrangolare dell’adiacente monastero vi sono eleganti finestre e portali chiaramontani. Inoltre, le suore dell’abazia sono note per la produzione e la vendita di dolci tipici, soprattutto il cous cous dolce, una specialità a base di pistacchio.

Da visitare anche il convento dei Domenicani che si trova in Piazza Municipio, accanto al Palazzo dei Montaperto, e che fu adibito a Municipio nel 1869. Esso fu il primo convento dei frati Domenicani, dopo il trasferimento da un altro convento del quartiere del Rabato.

Di fronte al palazzo del Municipio si trova l’ex Convento dei Padri Agostiniani, oggi ristrutturato e adibito a Museo Civico.

Un altro pregevole esempio di architettura religiosa è quello del Convento Chiaramontano dei Francescani Minori che è annesso alla monumentale Basilica dell’Immacolata o di S. Francesco d’Assisi; notevole è il portale dell’Aula Capitolare affiancato da due eleganti bifore.

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