Festa del Mandorlo in Fiore 2020: tra tradizione e novità

sfilata in via atenea

Sta per tornare uno degli appuntamenti più caratteristici della città di Agrigento: la festa del mandorlo in fiore, celebrazione della primavera e della fratellanza tra i popoli.

La festa del mandorlo in fiore 2020 si terrà dal 28 febbraio all’8 marzo.

Quest’anno l’evento sarà ancora più carico di significato: gli episodi di razzismo e intolleranza dovrebbero essere entrati a far parte del passato, ma purtroppo così non è; nel mondo spirano venti di guerra, tanto che quest’anno si è aperto con la minaccia di una terza guerra mondiale che rimbalzava tra titoli di giornale, hashtag su Twitter e post su Facebook.

In questo contesto il messaggio di solidarietà, pace e fratellanza promosso dall’evento è ancora più importante.

Ancora una volta le strade di Agrigento si animeranno dei gruppi folkloristici provenienti da ogni parte del mondo e dalle bande musicali, che daranno vita alla festa con le loro musiche tradizionali, la coloreranno con i colori dei loro costumi tipici e la arricchiranno con le danze dei loro paesi, così come il mondo è arricchito dalle diverse tradizioni.

Il fascino del festival del mandorlo in fiore, per gli agrigentini, è sempre stato quello di portare scorci di mondo fin dentro casa, lasciando una scia di musiche e colori di paesi che magari ci si ripromette un giorno di visitare, di lasciare impressi nella memoria sorrisi di popoli che alcuni non avrebbero altrimenti conosciuto.

Anche quest’anno sono tanti gli appuntamenti e gli eventi che animeranno le strade della città nel corso del Mandorlo in fiore

Nel mandorlo in fiore 2020 non mancheranno i classici momenti più emozionanti della festa, come l’accensione del tripode dell’amicizia e la fiaccolata per le vie della città, oltre alla sfilata collettiva a conclusione del festival , con la presenza dei carretti siciliani, e la grande festa alla valle dei Templi, patrimonio dell’Unesco, davanti al tempio della Concordia, nel corso della quale verrà assegnato il tempio d’oro al gruppo folk vincitore, insieme ad altri riconoscimenti.

tempio della concordia con mandorli fioriti

Il 2020 sarà l’anno del 75° Mandorlo in fiore, del 65° Festival Internazionale del Folklore e del 20° Festival internazionale “I bambini del mondo”. Inoltre, proprio quest’anno si celebrano i 2600 anni dalla fondazione di quella che il poeta greco Pindaro definì “la più bella città dei mortali”.


Il mandorlo in fiore è, come abbiamo accennato, celebrazione della bellezza e della diversità del mondo. Rappresenta anche, in questa cornice internazionale, una festa in onore della città di Agrigento: turisti da ogni parte del mondo, ma anche cittadini che la vivono ogni giorno, possono scoprire o riscoprire angoli di bellezza non ancora conosciuti o dati per scontati, come la distesa di mandorli fioriti nella valle, l’eleganza maestosa del teatro Pirandello, la ricchezza e delizia della cucina tipica.

Anche quest’anno, infatti, sarà presente la Mandorlara, l’evento che mette al centro la mandorla e tutte le gustose ricette che con essa è possibile preparare: il Palacongressi ospiterà cooking show di chef rinomati che offriranno assaggi di piatti come il cous-cous dolce con mandorle e arancia, e tanti altri. La partnership con vari ristoranti di Agrigento si rinnoverà anche stavolta e permetterà di poter degustare particolari piatti pregiati a base di mandorla a pranzo o a cena.

Chi ama fotografare sarà poi contento di sapere che anche in questa edizione non manca il concorso fotografico che premierà gli scatti che meglio hanno saputo cogliere lo spirito e l’emozione della festa del mandorlo in fiore. A raccontare le tradizioni della Sicilia non mancheranno i gruppi folk del festival regionale del folklore.

gruppo val d'akragas in costume tipico siciliano


Il 75° festival del Mandorlo in fiore si arricchisce, inoltre, della mostra iconografica che racconta la storia della kermesse tra passato e presente, attingendo all’archivio fotografico storico della sagra del mandorlo in fiore, messo a disposizione dalle autorità del libero consorzio comunale di Agrigento. Si chiamerà Il mandorlo in fiore agli albori, immagini e parole, e avrà luogo presso lo Spazio Temenos.

Piazza San Francesco diventerà teatro di scambio culturale con la Sala Bar dell’amicizia, allestita all’aperto, con lo scopo di offrire un punto di incontro ai cittadini e agli ospiti che possa anche valorizzare quest’angolo della città, dal momento che la festa del mandorlo si propone di coinvolgere tutta la città, e non solo. Ci saranno eventi esterni che, con le sfilate dei vari gruppi folkloristici, porteranno la magia simboleggiata dal mandorlo fiorito anche per le vie di San Leone, Villaseta, Villaggio Mosè, Fontanelle, Villaggio Peruzzo, Giardina Gallotti, Montaperto, Monserrato, il quartiere Stadio Esseneto, oltre al viale della Vittoria, Piazza Cavour, Villa Bonfiglio, il centro di Girgenti, e ovviamente la Valle dei Templi, con il tempio di Giunone, Decumano, la via Sacra, il tempio della Concordia. Le location utilizzate comprendono il Teatro Pirandello, il Palacongressi, l’Auditorium Livatino, il museo archeologico Pietro Griffo, il palazzo ex collegio dei Filippini.

Come nelle passate edizioni, anche in questa la tradizione verrà rispettata e le scuole di ogni ordine e grado saranno coinvolte nella magia della festa della primavera e della pace, attraverso incontri e iniziative: ci sarà spazio per il divertimento e l’arte offerti dai gruppi folk, ma anche per l’approfondimento e la sensibilizzazione su temi importanti e sempre attuali come la pace e l’incontro con le diverse culture del mondo.

Una preziosa occasione per i bambini e i ragazzi, che avranno modo di confrontarsi con coetanei di diverse nazionalità e di scoprire il fascino delle tradizioni e delle culture differenti dalla nostra. Un bagaglio culturale davvero prezioso che è indispensabile portare sempre con sé anche da adulti. La festa del mandorlo in fiore offre anche a bambini e adolescenti, ma non solo, che per i più svariati motivi non possono viaggiare, un’occasione davvero unica e vibrante per confrontarsi con persone appartenenti a culture diverse e per rendersi conto con meraviglia della sfavillante e ampia diversità che offre il mondo. Una diversità che è ricchezza e declinazione di bellezza e non motivo di diffidenza, di arroccamento sulle proprie posizioni o di scontro.

Per i più piccoli, e non solo, si terranno spettacoli del teatro dell’ opera dei pupi, dichiarata patrimonio immateriale dell’Unesco, per la sua creatività e il peso della tradizione che si porta dietro.

Proprio i beni immateriali dell’Unesco hanno un posto speciale in questa edizione del festival del mandorlo in fiore, con vari eventi specificatamente dedicati.
Il patrimonio immateriale fa riferimento a tutto ciò che è di importanza primaria nel mantenimento della diversità culturale in un contesto in cui la globalizzazione la fa da padrone, e nell’incoraggiare il dialogo tra i popoli e il rispetto delle diversità. L’Unesco si è proposto di tutelare questo, nelle sue varie declinazioni, così come il patrimonio materiale.

Il mondo si riunisce ad Agrigento per celebrare la bellezza delle tradizioni e la fratellanza tra i popoli

Quest’anno i gruppi folk partecipanti al mandorlo in fiore provengono da ben quattro continenti.

Oltre ai gruppi folkloristici agrigentini, le nazioni partecipanti sono, in ordine alfabetico:

  • Algeria
  • Brasile
  • Bulgaria
  • Cina
  • Colombia
  • Corea
  • Croazia
  • Egitto
  • Emirati Arabi Uniti
  • Francia
  • Georgia
  • Grecia
  • Honduras
  • Indonesia
  • Italia
  • Lettonia
  • Macedonia
  • Messico
  • Romania
  • Russia
  • San Salvador
  • Senegal
  • Serbia
  • Spagna
  • Turchia
  • Ucraina
  • Ungheria
  • USA

Per il festival internazionale “I bambini del mondo”, le nazioni partecipanti sono:

  • Costarica
  • India
  • Indonesia
  • Macedonia
  • Messico
  • Polonia
  • Rep. Adigeya
  • Russia
  • Taiwan
  • Ucraina
  • Italia (Agrigento) Oratorio Don Guanella; I piccoli del Val d’Akragas; Gergent; I fiori del mandorlo

Le bande musicali presenti saranno:

  • Banda Intercomunale di Agrigento “V. Bellini”
  • Fanfara dei bersaglieri di Palermo “Col. Giacomo Alfano”
  • Corpo bandistico città di Canicattini Bagni
  • Banda Civica Filarmonica di Modica

Spettacolo e grandi nomi ad Agrigento per il mandorlo in fiore daranno un tocco in più alla festa

Madrina dell’evento per il mandorlo 2020 sarà Anna Falchi, attrice, conduttrice televisiva ed ex modella, che sarà tra i conduttori dello spettacolo della sagra del mandorlo in fiore insieme a Sasà Salvaggio e al duo de I soldi spicci. Anna Falchi ha partecipato a programmi televisivi come Miss Italia, il Festival di Sanremo, Domenica In, Ballando con le stelle, e ha recitato al cinema e in teatro. Sasà Salvaggio è comico, attore teatrale, conduttore televisivo, speaker e imitatore. Porterà la sua verve comica che tutti ben conosciamo sul palco del festival del mandorlo in fiore, insieme a I Soldi Spicci, che di sicuro saranno un richiamo, in particolare, per i più giovani. Il duo comico, formato da Annandrea Vitrano e Claudio Casisa, è diventato famoso con i suoi video comici su YouTube. In breve tempo la loro popolarità è cresciuta, tanto da arrivare ad essere protagonisti sul grande schermo, per la prima volta con il film La fuitina sbagliata, del 2018, diretto da Mimmo Esposito. Non è la loro prima volta ad Agrigento in occasione della festa del mandorlo: erano già stati protagonisti di uno spettacolo nell’edizione 2016.

Nella nostra pagina Facebook, che trovate a questo link, è possibile visionare il programma dettagliato del mandorlo 2020, con tutti gli eventi e gli appuntamenti che avranno luogo dal 28 febbraio all’8 marzo, oltre alla conferenza stampa dell’evento, che si è tenuta il 17 gennaio presso il palazzo dei Filippini in via Atenea.

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Festa del Mandorlo in Fiore 2019: si lavora al programma, prevista la partecipazione attiva dei gruppi locali

i costumi femminili del gruppo folkloristico gergent

Siamo ancora a Novembre, ma già trapelano le prime notizie certe riguardanti l’edizione 2019 della Festa del Mandorlo in Fiore, la kermesse più attesa dagli agrigentini.

La settantaquattresima edizione avrà inizio il prossimo 2° marzo e si svolgerà fino al 10 marzo. Si lavora ancora al programma, che però è quasi pronto e che prevede già un punto fisso e insindacabile: la partecipazione attiva alla kermesse dei gruppi folkloristici locali.

 

Dopo le polemiche dell’anno scorso, che avevano visto in una prima fase alcuni gruppi locali tradizionalmente legati alla kermesse fare un passo indietro, tanto da rendere noto un comunicato stampa in base al quale professavano di non volere partecipare all’evento per via del poco spazio concesso loro nell’ambito della manifestazione, per questa nuova edizione tutto sembra essere già stato messo in chiaro. Da poco, infatti, è già stato reso noto dal Parco Archeologico della Valle dei Templi, che si occupa dell’organizzazione dell’evento, che i gruppi folkloristici agrigentini sono i padroni di casa e dunque svolgeranno una parte attiva nell’edizione 2019. Per questo è stata inviata una nota ufficiale di invito a tutti i gruppi folkloristici locali, in cui viene sottolineato il loro importante ruolo nell’ambito della manifestazione, che quest’anno, peraltro, è inserita nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana.

Il loro ruolo consisterà non solo nella partecipazione alle sfilate e nell’esibizione in performance tradizionali, ma anche nel fare da padrini ai tanti ospiti noti che saranno presenti durante l’evento. Nello specifico dovranno farsi portavoce di un messaggio di arte, cultura e tradizione, esprimendo il grande valore storico della kermesse. Inoltre, in misura maggiore rispetto al passato, potranno presiedere a particolari eventi collaterali di festa, formazione e aggregazione, divulgando il loro grande patrimonio musicale, coreutico e canoro. Previsto, inoltre, il rafforzamento dei momenti destinati alle loro esibizioni.

Sempre nella stessa nota, il Direttore del Parco Archeologico Giuseppe Parello ha espresso l’augurio che tutti i gruppi folkloristici locali possano dare l’adesione al programma della Festa del Mandorlo in Fiore 2019, in modo da arricchire la kermesse restituendole il suo naturale patrimonio tradizionale da sempre tutelato dai gruppi agrigentini.

Intanto si continua a lavorare al programma, che prevede la tradizionale apertura della kermesse con il Festival Bambini del Mondo, previsto da giorno 1 marzo fino al 5 marzo, e il proseguo con il Festival Internazionale del Folklore, che si aprirà sempre il 5 marzo con la consueta Accensione del Tripode e terminerà domenica 10 marzo con lo spettacolo finale e la premiazione.

Anche quest’anno il Palacongressi Empedocle sarà il cuore pulsante della manifestazione, nella struttura del Villaggio Mosè si terranno infatti le esibizioni dei gruppi e i Pomeriggi del Mandorlo con l’accoglienza dei gruppi, i laboratori creativi per bambini, i laboratori interculturali, i laboratori del gusto, le mostre e i concerti. Previsti anche momenti di spettacolo e laboratori per ragazzi al Teatro della Posta Vecchia e a Girgenti con l’iniziativa denominata Pomeriggi giurgintani che include focus su danze, laboratori e attività volte alla riscoperta del patrimonio culturale promosso dalla kermesse.

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I Bambini del Mondo 2018: 2° Comunicato Stampa

Bambini del Mondo Locandina 2018

Riceviamo e Pubblichiamo.


“Al 18° Festival I Bambini del Mondo partecipano i gruppi folcloristici internazionali provenienti da: Costa Rica, India, Russia, Calmucchia, Kazakistan, Georgia, Lituania e Slovacchia”

Sono otto i gruppi folkloristici internazionali che partecipano alla 18# edizione del “Festival Internazionale - I Bambini del Mondo”, organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento e che, anche quest’anno, apre la “Festa del Mandorlo in Fiore” di Agrigento.

“Si tratta di gruppi di altissimo spessore artistico e culturale – dichiara il presidente dell’Aifa Luca Criscenzo – nel loro repertorio hanno inseriti canti, danze e musiche dichiarati patrimonio immateriale dall’Unesco”.

“Tengrin Ki” proveniente dalla città di Elista, capitale della Repubblica di Calmucchia, Stato appartenente alla Federazione Russa, l’unico territorio del continente europeo a prevalente religione buddista. Nel loro repertorio anche i canti tipici buddisti chiamati Ladakh, dichiarati patrimonio immateriale dal’Unesco nel 2016.

“Zumba que Zumba” proveniente dalla città di Heredia al centro del Costa Rica. E’ alla sua prima esibizione in Italia. Nel suo repertorio anche una danza ed un canto sui “Carreteros” ovvero i carrettieri costaricani, con i loro “carretas” dichiarati Patrimonio immateriale Unesco nel 2008.

“Children Folk Ensemble Universiteti” arrivano da Tblisi la capitale della Georgia. Di grande impatto le danze spettacolari ed acrobatiche, il gruppo propone anche i canti polifonici tipici della Georgia dichiarati patrimonio immateriale dall’Unesco nel 2008.

“Kalanjay Dance Academy” provenienti dalla città di Mumbai in India. Nel loro repertorio anche il Kalbelia, danza i cui movimenti replicano quelli di un serpente, dichiarata Patrimonio immateriale dell’Unesco nel 2010.

“Dance School Nika” dalla città di Almaty nel Kazakistan. Per la primo volta in Italia il gruppo kazako è conosciuto per il Dombra kuy, una danza spirituale dichiarata Patrimonio Immateriale dell’Unesco nel 2014.

“Children & Youth Folk Dance Seltinis” dalla città di Siauliai nella Lituania, una delle tre repubbliche baltiche i cui canti e le danze sono state dichiarate Patrimonio immateriale dall’Unesco nel 2008.

“Children Ensemble Vokserenie” dalla città di Perm in Russia considerata la frontiera d’Europa essendo geograficamente quella più ad Est alle pendici dei monti Urali. Il gruppo è stato selezionato direttamente dal Centro di Cultura Russo per partecipare al Festival I Bambini del Mondo dove porteranno anche i Semeiskie canti tradizionali dichiarati Patrimonio immateriale dell’Unesco nel 2008.

“Folk Ensemble Hajik” della città di Rimavska Sobota in Slovacchia. Conosciuti in tutta Europa dell’Est per il canto multipartitico “Horehronie” che è stato dichiarato Patrimonio immateriale dall’Unesco nel 2017.

“I gruppi internazionali partecipanti al 18° Festival Internazionale I Bambini del Mondo – comunica il presidente del festival Giovanni Di Maida - venerdì 2 marzo 2018 alle ore 18,30 presso il Palacongressi del Villaggio Mosè alle ore 18.30 saranno ricevuti dal Sindaco del Comune di Agrigento e del Direttore del Parco Archeologico “Valle dei Templi”.

Sabato 3 marzo l’inizio ufficiale del 73° Mandorlo in Fiore con protagonisti i gruppi folkloristici internazionali e gli studenti provenienti da diverse parti della Sicilia che daranno vita alla “Passeggiata della Pace e della Fratellanza” lungo la via Sacra. Alle ore 12.00 presso il Tempio di Giunone esibizione dei gruppi internazionali partecipanti al 18° Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”; alle ore 21.00 al Palacongressi spettacolo di apertura con l’esibizione dei gruppi di Costa Rica, India, Russia, Calmucchia, Kazakista, Georgia, Lituania, Slovacchia.

Agrigento 14 gennaio 2018
L’addetto Stampa Aifa
Giuseppe Moscato

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Le Tradizioni Popolari Ed Il Mondo Giovanile

gruppo folkloristico ospite del festival i bambini del mondo

gruppo folkloristico gergent davanti il tempio della concordiaLa Sicilia terra d’amuri e di speranza disperata, di travagghiu.

Ricca con i suoi colori, i suoi profumi ingenti di atavica bellezza: il pane cunzatu; i purcciddati freschi che profumano di arancia; i mastazzola che sanno del vino primitivo della prima annata; i filari di nero d’avola scuro come il sangue che scorre dentro alle vene, fuoco che arde; gli ulivi e la loro maestosità, possanza che sovrasta l’anima; le distese bionde di grano che riflettono al firmamento.

 

E poi, lui: il mare. Una distesa infinita di blu cobalto che intreccia il suo raccontarsi a quello del sole che lo sovrasta e lo riscalda perpetuamente, non conoscendo fine questo immenso calore.

 

Terra di tradizioni sacre e profane, e di uno allegro folklore annunziatore alle genti: «l’unione dei popoli è vicina , l’incontro dei cuori stranieri sotto ai piedi magnificenti della concordia è prossimo».

 

Agrigento e la sua inconciliabile anima: Uno, nessuno, centomila, desideri, speranze, sognante tristezza di essere e apparire.

 

Ma proprio l’ inconciliabilità dell’essere la rendono unica, luogo privilegiato alle moltitudini di genti: greci, romani, arabi, normanni, Akragas e poi Agrigentum e ancora Girgenti e poi Agrigento.

 

Quotidianamente siamo sopraffatti dal caos movimentato di notizie che freneticamente ci soggiungono da ogni angolo della terra, siamo sempre stanchi e desiderosi di un desiderio già tramontato; dimenticando quali sono i veri valori della vita, quali i principi fondanti e portanti della nostra esistenza.

 

gruppo folkloristico gergent davanti il tempio della concordiaSembra proprio che le tradizioni popolari, di lontano e suggestivo splendore, abbiano lasciato questa terra, l’abbiano privata del suo capo lasciandola in balìa del progresso, arrampicatore sociale e manovratore delle menti umane.

Soprattutto il mondo giovanile, primo alleato dei social network, di internet, conosce realmente le risposte ad alcune domande?

Il perché alcune tradizioni e usanze, vengano portate avanti da anni e di anno in anno?

Ecco allora uno dei motivi chiave, che hanno condotto il presidente del gruppo folkloristico Gergent, Claudio Criscenzo, a maturare l’idea che anche i più giovani, anzi soprattutto loro, dovevano caricarsi sulle spalle il peso prezioso delle arti, dei riti, dei mestieri, degli usi e dei costumi del popolo siciliano e nella fattispecie agrigentino, facendolo proprio e quale primo insegnamento da trasmettere alle successive generazioni.

Nel 2001, con la dedizione e la caparbietà che lo contraddistinguevano, insieme al sostegno giovane e appassionato del figlio Luca; Criscenzo, creò una seconda unità all’interno dell’associazione culturale, ovvero quella giovanile; formata da bambini di diversa età, compresa tra i 5 e i 15 anni.

La sezione giovanile vuole essere una vera e propria fucina di folklore e di tradizioni popolari per i bambini e gli adolescenti: futuro del dì venturo. La parola folklore, deriva dal riuscito accostamento di due termini inglesi: “folk”, che significa popolo, e “lore” che invece indica il sapere, il complesso di tradizioni o di notizie, di credenze che fanno parte del patrimonio culturale di una data nazione.

Per diffondere e mantenere vive le tradizioni, è bene inculcarle, prima di tutto, nei cuori delle menti più giovani, affinché queste rivivano nei secoli avvenire.

gruppo folkloristico gergentSenza i bambini e senza i giovani dall’altra parte non avremo modo di pensare e di sperare in un domani migliore e pregno della nostra primitiva, ancestrale, cultura popolare.

Il folklore è l’anima pulsante di un popolo, che attraverso le sue manifestazioni sacre e profane, i suoi riti e le sue feste, sa ripercorrere la storia e coglierla nella sua fervida vitalità.

Noi siamo parte integrante di un tutto che c’è stato trasmesso e che abbiamo ereditato, noi gente umile (dal lat. humĭlis, der. di humus ‘terra’) che ha fatto e fa della terra il pane quotidiano, siamo portati a vivere certe tradizioni, poiché parte essenziale di quel patrimonio etico, morale, culturale ricevuto dai nostri avi: tesoro di vita che deve essere tutelato e trasmesso ai posteri.

E chi meglio dei bambini può essere la fonte da cui attingere nuova linfa vitale, i bambini di ogni grado e ordine di grandezza che sanno guardare alla bellezza con gli occhi di chi ancora sa sognare e sperare.

Approcciarsi a questo mondo così lontano e “tradizionale” sta diventando sempre più difficoltoso e problematico.

Oggi si tende ad avere ed a cercare altro, piuttosto che approcciarsi al sapere di una vecchia canzone popolare, di un ballo o di una festa tradizionale.

La sezione giovanile del gruppo folklorico Gergent, vuole appunto trasmettere questi valori; con tutti i sacrifici, gli impegni, le fatiche che ne derivano.

Fare del gruppo unione e solidarietà, amicizia e fratellanza, laboratorio attivo di folklore, dove solo la passione, la semplicità, l’umiltà, il sapere popolare prendano il sopravvento.

Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Austria, Calabria, Spagna e Grecia sono solamente alcune delle mete visitate in questi anni ed in cui la sezione giovanile ha sempre dato prova di ottima competenza, lasciando impresse nei cuori della gente, l’allegria del folklore agrigentino.

I giovani le nuove menti del futuro, i nani sulle spalle dei giganti, che vestendosi delle antiche tradizioni instaurano un connubio perfetto tra passato e futuro.

La consapevolezza della loro potenzialità, a salvaguarda di un patrimonio immateriale quale le tradizioni popolari, portarono l’allora presidente del gruppo Gergent, Claudio Criscenzo, con la coadiuvazione di Giovanni Di Maida, oggi presidente onorario della manifestazione, all’ideazione di un festival internazionale di bambini nella sua amata Agrigento, dando così ancor più spazio alle nuove leve.

Il “festival internazionale i bambini del mondo” giunto oramai alla sua 18^ edizione, coniuga perfettamente il folklore con la promozione umana e sociale, ponendosi quale obiettivo la promozione dei valori della pace e della fratellanza.

La manifestazione che è solita aprire la festa del mandorlo in fiore, nel corso delle varie manifestazioni ha ottenuto e raggiunto unanimi consensi, divenendo a tutti gli effetti parte integrante e fondante della kermesse agrigentina.

Dopo il riconoscimento dell’Unicef che l’ha nominata «Ambasciatrice di pace nel mondo», ha anche conseguito, per la seconda volta consecutiva, quello dell’Unesco, in particolare della commissione nazionale italiana.

Insigne riconoscimento dunque al festival che oggi vanta di essere unico per fascino e bravura dei gruppi partecipanti provenienti da ogni angolo della terra. Quest’anno il festival internazionale, promosso dall’Aifa, dall’ente parco Valle dei Templi, dal comune di Agrigento e patrocinato da Unesco e Unicef , accoglierà ben otto gruppi internazionali, provenienti dalla Calmucchia, dalla Costarica, dall’India, dal Kazakistan, dalla Lituania, dalla Russia e dalla Slovacchia.

La manifestazione prenderà il via il 2 Marzo e si concluderà il 7 Marzo.

Credere fortemente nelle proprie tradizioni, nei valori del folklore, portarle avanti, significa credere nel passato, interpretare adeguatamente il presente, costruire prudentemente il futuro.

Troppo spesso dimentichiamo la grande eredità che abbiamo ricevuto e la grande responsabilità di trasmetterla ai posteri.

Alla bellezza non c’è e non ci sarà mai fine, dobbiamo solamente imparare a riscoprirla ed a riviverla; dall’altra parte: «Al cor gentil rempaira sempre amore».

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Il fondatore: Claudio Criscenzo

il fondatore claudio criscenzo

claudio criscenzo conferenza stampaClaudio Criscenzo, classe 1952, fu promotore e cultore della tradizione siciliana e in particolare di quella agrigentina, prematuramente scomparso nel gennaio del 2011, fu ideatore e organizzatore del festival “I Bambini del mondo”, manifestazione che da 18 anni a questa parte precede l’inizio della Festa del Mandorlo in Fiore ad Agrigento.

Claudio Criscenzo fu un volto noto in città grazie alla perdurante attività nel campo artistico, in generale, e folklorico in particolare, iniziata sin dalla fine degli anni ’60 del secolo scorso.

 

La sua carriera artistica ebbe inizio all’età di 16 anni, esordendo come ballerino nel gruppo folklorico “Val d’Akragas” con il quale partecipò alla Festa del Mandorlo in Fiore del 1969, vincendo il Tempio d’oro.

 

Inoltre sempre con il Val d’Akragas effettuò diverse tournée in Europa.

 

Il suo amore per l’arte in generale lo condussero anche per altre strade, difatti nel 1973 recitò come attore protagonista con la compagnia “R. POLITI” la commedia “Liolà”, che fu riproposta in numerose repliche. Successivamente, nel 1976, entrò a far parte del gruppo folklorico “Valle dei Templi”, del quale dopo poco tempo divenne coreografo.

claudio criscenzo in costume tradizionale sicilianoCon il gruppo “Valle dei Templi” partecipò a numerosi festival internazionali, quali quelli di Aviano, Tarcento, Trento, S.Pellegrino, Bergamo, Friburgo (Svizzera), Malta, Billingham (Inghilterra), Frankfurt (Germania).

La passione per il ballo e l’impegno costante in campo artistico culturale lo indussero ad intraprendere sempre nuove esperienze; così alla fine degli anni ’70 entrò a far parte della compagnia del Prof. P. Flora, come ballerino, cantante e coreografo nella commedia musicale “Nela e Sahabin” partecipando a numerose tournée e prime nazionali.

Partecipò altresì alle trasmissioni televisive “Domenica in” e “Permette cavallo” con Renato Rascel.

Con la stessa compagnia effettuò degli spettacoli in Tunisia e Polonia.

Nel 1985 venne chiamato a dirigere artisticamente il gruppo folklorico “Città di Favara” con il quale prese parte a degli spettacoli nella ex Jugoslavia, ed a numerose tournée, tra le quali si ricordano quelle in Extremadura (Spagna), Avignone (Francia), Aviano.

Con lo stesso gruppo partecipò a diverse edizioni della Festa del Mandorlo in Fiore.

Criscenzo, inoltre, intorno alla fine degli anni ottanta partecipò come coreografo ad una tournée in Canada con il gruppo “I cumpari ragunisi”.

Sempre nelle vesti di coreografo collaborò con altri gruppi siciliani, ed in particolare con quello di Alcamo, di Godrano e con il “Gazzarra” di Caltavuturo (Palermo) del quale curò l’aspetto artistico e nello specifico coreografico.

Sempre negli anni ottanta, Claudio Criscenzo, divenne un associato dell’Unione Folklorica italiana: struttura costituita ufficialmente nel febbraio 1984 da undici Gruppi italiani di lontana tradizione folklorica con l’intento e il desiderio di valorizzare e mantenere le tradizioni popolari nel campo della musica, del canto, dei costumi e della danza, presentando la ricchezza incommensurabile delle varie regioni italiane. Grande amante della vita e delle tradizioni popolari, Claudio Criscenzo, vi aderì senza remora, divenendone dirigente nazionale.

 

Nel 1989 assunse la carica di direttore artistico del gruppo “La Vallata” con il quale partecipò nel 1990 al Festival di Ozdere (Turchia) e nel 1991 al festival di Pitesti (Romania), riscuotendo grande successo di pubblico. Sempre nel 1989, organizzò, curandone la direzione artistica, la Sagra dell’uva italia di Canicattì (Agrigento).

Nel Marzo del 1990, nelle vesti di dirigente nazionale dell’UFI organizzò ad Agrigento il Congresso Nazionale UFI ed un convegno dal tema: “Tradizioni popolari, evoluzione senza frontiere”.

Dopo vari anni di impegno personale in eventi culturali, manifestazioni e vari progetti, finalmente nel 1992 venne fondata da Criscenzo “l’Associazione Culturale Gergent”, attualmente guidata dal figlio Luca, in qualità di presidente e coreografo, e consigliere nazionale UFI.

 

Con il gruppo folklorico “Gergent” Claudio Criscenzo partecipò nelle vesti di direttore artistico e presidente a numerosi festival internazionali: Marconia (Basilicata), Mosca (Russia), Nuova Rhuda (Polonia), Gjion (Spagna), Izmir (Turchia), Evros (Grecia), Udine (Friuli), Pontelandolfo (Campania), Katowice (Polonia), San Luis Potosi (Messico), Castrovillari (Calabria), Santarem (Portogallo), Suessen (Germania), Lublin (Polonia), Macerata (Italia), Sardegna (Italia), Sharm El-Sheik (Egitto), Udine-Pordenone-Aviano-Lignano sabbia d’oro-Trieste (Italia), Klagenfurt (Austria), Hammamet (Tunisia), Syzran (Russia), San Francisco (California).

Grazie ad una grandissima passione per la musica popolare Criscenzo ideò ed organizzò molte manifestazioni culturali e musicali. Nel 1993 fondò il gruppo di musica popolare “Siciliaecantus”.

claudio criscenzo che suona la chitarraNel 1994, ricevette la regia degli spettacoli interni alla Festa del mandorlo in fiore, organizzando, con l’incarico di direttore artistico la I^ “Rassegna della musica popolare”.

Sempre nel 1994 partecipò come musicista alla “Borsa Internazionale del turismo” (Milano) e, come ospite, con il proprio gruppo musicale “Siciliaecantus” alla trasmissione televisiva di CANALE 5 “Ciao Italia”.

Claudio Criscenzo, uomo di grandissimo spessore e di eclettica levatura, nello stesso anno organizzò la “Mostra dello strumento musicale popolare” ed un convegno dal tema “Lo strumento musicale popolare- metodi di studio e di ricerca”.

Nell’ottobre del 1995 organizzò in veste di direttore artistico la IIa “Rassegna di musica popolare”.

Nel 1997 fondò il gruppo “ANTARES Latino” curandone la produzione e la direzione artistica e l’immagine nonché le tournée estive in tutto il meridione d’Italia fino al 2002.

Dal 1997 iniziò altresì ad occuparsi dell’immagine di gruppi e musicisti della realtà siciliana dedicandosi alla loro promozione. Nello stesso anno collaborò alla realizzazione della manifestazione “Scuola, Musica e….Dintorni” con Mogol e Lavezzi.

Nel 2000 organizzò diverse manifestazioni di grande valenza culturale come “Poesia & Musica” e “Mostra dell’Ambiente Sottomarino”.

Per circa 15 anni inoltre, Claudio Criscenzo collaborò alla realizzazione della rassegna dello strumento musicale popolare di Licata.

Fortemente appassionato, iniziò a collezionare diversi strumenti popolari; così nella sua collezione personale si contano oggi più di 400 strumenti musicali popolari provenienti da tutte le parti del mondo.

Attraverso detta collezione venne realizzata la “Mostra dello strumento musicale popolare”, ancora oggi itinerante in tutto il territorio regionale siciliano. Il fascino incondizionato per la musica, lo spinsero così a produrre due lavori discografici dai titoli: “Siciliaecantus” e “‘Nndonia – Canti e Musiche di Sicilia”.

Le varie esperienze in ambito folklorico lo portarono, nel 2001, ad intraprendere un percorso dedicato ai bambini, ampliando in questo modo l’associazione culturale Gergent, con la sezione giovanile compresa tra i 5 e 15 anni.

Criscenzo capì, dunque, giocando in anticipo, che i bambini erano non solo il patrimonio culturale del futuro che bisognava tutelare, ma allo stesso tempo, scrigno perfetto in cui conservare le tradizioni del nostro passato.

Nacque in tal modo, insieme all’amico Giovanni Di Maida, oggi presidente onorario della manifestazione, l’idea di creare un festival internazionale di folklore giovanile, inserito all’interno della kermesse agrigentina del mandorlo in fiore; con al centro appunto i bambini, perfetti testimoni e messaggeri di pace e fratellanza nel modo.

Un festival che potesse quindi coniugare il folklore con la promozione umana e sociale, per la difesa dei diritti dei minori.

Oggi, il festival internazionale “I bambini del mondo”, giunto alla sua diciottesima edizione, ha ottenuto, dopo quello dell’Unicef che li ha nominati «Ambasciatori di pace nel mondo», il riconoscimento dell’Unesco.

La prematura scomparsa di Claudio Criscenzo, il papà dei bambini del mondo, ha indubbiamente lasciato un peso che non è di poco conto; la sua partecipazione attiva in città, il suo amore per la cultura popolare, la musica e il folklore lasciano in noi un grande vuoto ma allo stesso tempo un grande insegnamento: bisogna vivere la vita e tutte le sue amabili sfaccettature con passione e determinazione.

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Festa Del Mandorlo In Fiore, Lunedì Si Presenta Il Programma

panoramica al tempio della concordia ad agrigento al festival i bambini del mondo

Lunedì 22 gennaio alle ore 10:30 a Casa San Filippo, sede del Parco Archeologico di Agrigento, sarà presentato il programma ufficiale dell’edizione numero 73 della Festa del Mandorlo in Fiore.

A presentare l’evento saranno il Direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi Giuseppe Parello e il Sindaco di Agrigento Lillo Firetto.

Sarà così possibile scoprire tutte le novità che riguardano la kermesse che si terrà dal 3 all’11 marzo.

La manifestazione vedrà quest’anno, dopo diversi anni, come location protagonista il Palacongressi, che sarà riaperto proprio per questa occasione.

Durante la presentazione del programma ufficiale del Mandorlo il presidente del Consorzio Valle dei Templi Emanuele Farruggia e Salvatore Collura presenteranno Mandorlara, Sagra del Mandorlo a Tavola, evento giunto ormai alla sua 11ª edizione.

La manifestazione celebra il rapporto tra la mandorla e la ristorazione di eccellenza del nostro territorio e prevede, quest’anno, la partecipazione di chef stellati come testimonial d’eccezione, degustazioni, cooking show e menu dei ristoratori appositamente elaborati per l’occasione. Mandorlara prevede, inoltre, il 1° Concorso tra Istituti Alberghieri d’Italia e il 4° Concorso tra Ristoratori.

Altra importante nota riguarda il “Festival Internazionale I Bambini del Mondo”, organizzato dall’AIFA, Associazione International Folk Agrigento, che anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio dell’Unesco e che, come sempre, aprirà la “Festa del Mandorlo in Fiore” di Agrigento.

Il prestigioso riconoscimento per il 2018 è stato concesso proprio dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, che ha voluto così premiare il festival, creato da Claudio Criscenzo, che è giunto ormai all’edizione numero 18.

Il patrocinio dell’Unesco è stato confermato per il secondo anno consecutivo in considerazione dell’alto valore culturale ed educativo dell’iniziativa.

Fin dalla sua nascita, infatti, il Festival Internazionale “I Bambini del Mondo” ha creato un connubio indissolubile tra il folklore e la promozione umana e sociale per difendere i diritti dei minori e promuovere i valori della pace e della fratellanza tra i popoli. P

Per questo il festival, nel corso del tempo, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti ufficiali da diversi Enti nazionali e internazionali, tra i quali va ricordato l’Unicef che ha nominato i partecipanti “Ambasciatori di pace nel mondo”.

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