La cuccia, una tradizione millenaria tra Sicilia e Grecia

kokkeia panspermiaLa tradizione cristiana, ricordata oggi, 13 dicembre, giorno dedicato alla protomartire siracusana Santa Lucia e celebrato con un piatto a base di chicchi di frumento, conditi con zucchero, latte o ricotta e cioccolato, in realtà ha profonde radici nella religiosità magnogreca.

l termini kokkeion e panspermia indicavano nella religione dell’antica Grecia e quindi anche per gli antichi abitanti della nostra isola, delle pietanze a base di vari cereali e semi, condite con frutta e mosto.

 

Questi piatti potevano anche essere salati e a volte costituivano delle vere zuppe, altamente nutrienti, consumate in onore di particolari divinità: Demetra, la dea delle messi, la figlia Persefone, associata con la madre al melograno,
Dioniso dio del vino e Hermes, protettore dei viandanti.

 

Il grano, la cui spiga recisa simboleggia la morte e i cui semi sono fonte di vita, protagonista di queste pietanze, era caro sia a Demetra che a Dioniso, la cui nascita era celebrata proprio con la recisione di una spiga.

 

kokkeiaGrosse pentole (chytra) venivano lasciate agli angoli delle strade nei giorni in cui si credeva che i defunti tornassero sulla terra e servivano anche per rifocillare i viaggiatori.

 

Questa usanza passerà dai greci ai romani, per poi arrivare ai monaci cristiani che distribuivano pentole di cibarie ai poveri.

Morte e resurrezione si celebrano quindi oggi, gustosamente, da millenni.
Buona kokkeia/cuccia a tutti!

 

Alessandra Conti – Progetto Archeo Cuisine, Associazione Culturale The Phoenicians, Agrigento

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