Oggi intervisto Emanuele Lo Vato, che da molto tempo si occupa dell’annoso problema dell’acqua ad Agrigento (non vorremmo che ce ne fosse carenza durante la festa 😉 )
Emanuele Lo Vato, ex dipendente della ex Telecom, svenduta al miglior offerente di scatole cinesi, oggi in pensione.
Ed adesso, dopo le presentazioni, passiamo alle domande serie… tu dedichi molto del tuo tempo a parlare della crisi idrica di Agrigento e delle mancanze del gestore deputato…
Fai parte di un qualche movimento politico o sei un “semplice” attivista?
Faccio parte di Intercopa, un (comitato intercomunale per la gestione pubblica dell’acqua) che ad oggi viene rappresentato da 22 comuni su 27 che hanno consegnato le chiavi a Girgenti Acque. Dico solo 27, perché gli altri sono stati più furbi e non hanno consegnato le chiavi a Girgenti Acque.
Il problema dell’acqua è storico ad Agrigento: temi che con l’afflusso di turisti si aggravi?
Non credo che siano i turisti che fanno aggravare la mancanza dell’acqua, anzi penso che la mancanza dell’acqua faccia mancare i turisti.
Hai notizie di alberghi o B&B che sono restati senz’acqua, magari proprio durante eventi importanti come la Festa del Mandorlo in Fiore?
So di B&B che sono rimasti senz’acqua, ho saputo di recente che anche alberghi di S. Leone sono rimasti senza acqua.
Secondo te, quando i turisti vedono il rubinetto “a secco”, cosa pensano?
Cosa dovrebbero pensare? Che ancora la civiltà non sia arrivata ad Agrigento, oggi insieme a Caltanissetta ed Enna è la citta che paga più di tutti l’acqua ma non ce l’ha corrente, ma con dei turni assurdi e fuori qualsiasi normalità.
Mi accennavi che vi sono diverse residenze a San Leone (il quartiere balneare di Agrigento, nota di Flavio) che hanno problemi di approvvigionamento idrico…
Non è solo il problema di S. Leone, ma si manifesta a S. Leone perché d’estate riversandosi una parte di Agrigento nel litorale il consumo idrico aumenta, mentre la fornitura è sempre uguale o forse diminuisce, e si verificano anche dei fatti che fanno scappare quei turisti che hanno avuto l’idea di andare a vivere a S. Leone per tre mesi o meno: visto che non possono farsi una doccia dopo il mare, l’anno successivo non vengono più a S. Leone.
Ormai l’aspetto paesaggistico di Agrigento non sarebbe lo stesso senza i famosi (o famigerati) serbatoi d’acqua per far fronte alle crisi… pensi che ci sia speranza di un cambiamento?
Hanno fatto non so quante inchieste anche televisive sul fenomeno dei serbatoi, come se gli agrigentini senza non potessero farne a meno, ma non sanno purtroppo che ne faremmo volentieri a meno, visto anche che ci aumenta il costo (per l’energia elettrica e il costo dei serbatoi o delle vasche).
In tempi brevi?
Non credo che in tempi brevi si possa andare verso la normalità, ad oggi il gestore non ha fatto nulla che possa far capire o far pensare ad un cambiamento, visto le numerose mancanze o richieste di costruzione di depuratori o della rete idrica finanziate ma mai fatte, e che oggi ci vedono anche con 11 depuratori sequestrati e con una rete idrica che è un colabrodo.
Ma qualcosa sul fronte giudiziario si è tentato?
Sul fronte giudiziario si sono fatte tantissime cause presso il giudice di pace (perché costa di meno) ma si sa che non fa testo giuridico, altre si sono fatte, come quella sulle tariffe del dicembre 2016, ma anche questa, se pur fatta presso il tribunale, ha validità solo per quelli che hanno fatto causa e non per tutti, pur essendo un argomento che interessa la totalità dei cittadini.
Con che risultati?
L’unica causa con una certa rilevanza giuridica è quella del sindaco di Grotte che al TAR di Palermo aveva diffidato Girgenti Acque a non disattivare gli scarichi della fognatura in caso di morosità degli utenti, e che ha vinto impedendo a Girgenti Acque alla non la disattivazione degli scarichi nel Comune di Grotte. Purtroppo anche in questo si è visto la poca accortezza o controllo dei sindaci con esclusione del Comune di Favara perché aveva fatto identica diffida a Girgenti Acque senza procedere ad atti giudiziari nei confronti di Girgenti Acque. Ma, secondo me quello che è mancato il controllo è dell’ATO che dovrebbe verificare il rispetto della convenzione stipulata nel 2007 tra l’allora presidente della provincia Fontana e Girgenti Acque.
So che hai un gruppo Facebook al riguardo, ti va di darci l’indirizzo del gruppo?
Il gruppo è “Riportiamo l’Acqua Pubblica ad Agrigento” ma su Facebook si trova pure il gruppo Intercopa, che tratta solo esclusivamente solo i problemi dell’acqua.

Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )