Tra chiusure, aperture, Italia divisa a zone, è già passato un anno da quando il Coronavirus è entrato a far parte della nostra quotidianità. Tutto è cambiato. Stop a sagre e feste popolari. Stop alla Festa del Mandorlo in fiore. La grande festa di primavera che si svolge ad Agrigento, tra gruppi folk che arrivano da ogni parte del mondo, musica, colori e tradizioni.
Ma se non riusciamo ad abbracciarci, se dobbiamo stare distanziati, se non si possono creare assembramenti ecco allora che l’unico mezzo che ci permette di stare tutti uniti anche se lontani è la tecnologia, è l’utilizzo di uno smartphone, di un tablet, che ci permettono di collegarci tutti contemporaneamente.
Ed è proprio l’idea geniale che ha avuto il team di giovani che si occupa di comunicazione presso il Comune di Naro. Si è pensato ad una versione virtuale del Mandorlo in Fiore. Non solo racconti e foto inedite della storia della festa di primavera mandata in diretta streaming sui canali social, ma anche un momento simbolico, un momento che sancisce l’unione dei popoli.
“Il momento riparte da Naro. Avrei voluto vedere la piazza piena, avrei voluto sentire i canti e i balli della tradizionale, ma dobbiamo necessariamente aspettare tempi migliori che ci auguriamo tornare presto. Attendiamo la grande Festa di primavera del 2022 e nel frattempo ci godiamo questo momento in diretta streaming”
Ha dichiarato la Sindaca Maria Grazia Brandara.
Di fatti mentre in una piazza semideserta, i Sindaci di Naro e Agrigento, rispettivamente Maria Grazia Brandara e Franco Miccichè, in una sorta di gemellaggio, davanti il sacrato della Chiesa di San Francesco accendevano il tripode dell’amicizia, rievocando il tradizionale momento che si svolge ai piedi del Tempio della Concordia, tante le condivisioni e tante le persone che in diretta hanno seguito il momento.
“È stata un’idea geniale. Naro e Agrigento unite dal Mandorlo in fiore come in una sorta di gemellaggio, che possa essere il momento per pensare ad un futuro migliore”
A dichiararlo il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè.
Piccole emozioni; momenti che ci danno la spinta per andare avanti … per rinascere.
Irene Milisenda laureata in Filosofia e con una laurea magistrale in Scienze della Comunicazione, intraprende la carriera di giornalista pubblicista. Si forma a Teleacras e adesso collabora con il giornale online Grandangolo Agrigento e MeridioNews.
A causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus salta per il secondo anno la festa del Mandorlo in Fiore. Il Parco Archeologico Valle dei Templi sta lavorando per delineare il programma del 2022 che possa essere davvero una grande festa di primavera.
La festa del Mandorlo in fiore nasce a Naro, paese ad una ventina di chilometri da Agrigento, per volere del conte Alfonso Gaetani, con lo scopo di fare conoscere a tutti i prodotti tipici siciliani. Ufficialmente diventa Sagra del Mandorlo in Fiore solo a partire dal 1937 quando si trasferisce ad Agrigento e viene chiamata così proprio dagli agrigentini. Nel tempo la sagra è diventata un inno alla bellezza e all’amore, ma anche alla tolleranza tra culture diverse.
Ed è proprio a Naro che l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Maria Grazia Brandara ha pensato per questo anno ad un festival diverso.
“Quest’anno il Mandorlo in Fiore torna e lo fa quasi del tutto virtualmente. Una festa antica che sa adattarsi a tutte le condizioni temporali e che ci lascia senza fiato. Insieme al Sindaco di Agrigento accenderemo la fiamma sul tripode per questa edizione 2021 un po’ sottotono”.
Dichiara la sindaca Brandara
La locandina dell’evento
In diretta streaming nella giornata di sabato 6 Marzo due gli eventi in programma: alle ore 19.30 il Sindaco di Naro Maria Grazia Brandara e il Sindaco di Agrigento Franco Miccichè accenderanno il tripode della Sagra del Mandorlo in Fiore 2021; successivamente alle 20.15 in diretta il professore Milco Dalacchi racconterà le origini del Mandorlo con video e foto inedite del tempo.
Durante la serata in piazza sarà collocato un grande ramo di mandorlo in fiore che rimarrà per tutto il mese di marzo come segno di speranza e di rinascita.
Irene Milisenda laureata in Filosofia e con una laurea magistrale in Scienze della Comunicazione, intraprende la carriera di giornalista pubblicista. Si forma a Teleacras e adesso collabora con il giornale online Grandangolo Agrigento e MeridioNews.
Per il secondo anno consecutivo, viene sospeso il festival del folklore ad Agrigento. Già lo scorso anno a pochi giorni dalla diffusione della pandemia, l’evento fu annullato per volontà del sindaco di allora, Lillo Firetto che aveva capito in anticipo la gravità della situazione. Un evento unico nel suo genere, con vari gruppi di varie nazionalità che giungono ad Agrigento, nella Valle dei Templi tra canti, balli e un’esplosione di gioia e colori. Ma il Covid ancora una volta sta facendo la sua parte, ci impedisce di stare vicini, ci vieta gli assembramenti, ci vieta gli spostamenti, virus che ha cambiato il nostro modo di vivere. Ci vuole tempo per organizzare un grande evento come la Festa del Mandorlo in fiore, serve una grossa macchina organizzativa per fissare tutti gli eventi. Ecco perché dal Parco Valle dei Templi arriva a malincuore la decisione di sospendere la kermesse.
“Abbiamo posticipato la festa al 2022, dice Roberto Sciarratta direttore Parco Valle dei Templi. Negli ultimi anni si sono raggiunti ottimi risultati sia dal punto di vista economico che culturale, ma ad oggi, non possiamo parlare di festa; anzi, in questi mesi, cercheremo di iniziare a programmare gli eventi, vedremo quante risorse avremo a disposizione, perche la prossima Sagra, continua il Direttore, dovrà essere una vera e propria Festa di Primavera che possa coinvolgere tanti giovani, e si possa prolungare per tutti i mesi della primavera”.
Qualcuno in questi giorni stava pensando se posticiparla, magari a ridosso della stagione estiva. Ma con l’incertezza che regna sovrana appare inverosimile.
“Ha fatto bene il direttore Sciarratta a sospendere l’evento, dichiara l’attore agrigentino Gaetano Aronica. Questo terribile momento porterà tante idee, la festa della primavera, altre feste, altri momenti in cui celebreremo non più il Risveglio, ma il “Ritorno dell’umanità.” Noi artisti, organizzatori, gente che vive di cultura e per la cultura, dobbiamo guardare avanti con coraggio, indicare strade, dare motivazioni che vadano al di là del quotidiano, perché la politica ha bisogno della cultura, la società ne ha bisogno. La Sicilia ha bisogno di mostrare i suoi fiori per crescere e distribuire benessere“.
Irene Milisenda laureata in Filosofia e con una laurea magistrale in Scienze della Comunicazione, intraprende la carriera di giornalista pubblicista. Si forma a Teleacras e adesso collabora con il giornale online Grandangolo Agrigento e MeridioNews.
Era già tutto organizzato, i manifesti della kermesse affissi sui muri da settimane, mille attività collaterali già preparate nei dettagli, ma, come in molti auspicavano e come è giusto, la prudenza ha prevalso: gli ultimi sviluppi della diffusione del coronavirus, arrivato anche in Italia negli ultimi giorni, hanno spinto ad annullare la Festa del Mandorlo in Fiore 2020, o forse a posticiparla a data da destinarsi; quel che è certo è che la sagra del mandorlo ad Agrigento non si svolgerà come previsto dal 28 febbraio all’8 marzo.
È stata una decisione sofferta ma di buonsenso: così l’ha definita il sindaco Lillo Firetto, che ha dichiarato “Nessuno al momento è in grado di sapere come e in quanto tempo sarà possibile contenere il contagio. La salute delle persone va salvaguardata sopra ogni altro interesse”.
La decisione è arrivata nel vertice che si è tenuto in prefettura, riunione presieduta dal prefetto Dario Caputo, insieme ai massimi rappresentanti dell’Asp, al sindaco e i comandanti delle forze dell’ordine.
Dispiace molto che nei prossimi giorni non vedremo sfilare i gruppi folk, ma comprendiamo le ragioni che hanno portato a questa decisione, e condividiamo la saggia volontà di far prevalere la prudenza e la tutela di cittadini, ospiti e turisti.
Chiara Catanese, nata ad Agrigento, è laureata in filosofia, copywriter, autrice e webwriter. Ha pubblicato una raccolta di poesie, “Biografia d’acqua” (Youcanprint, 2015), e collaborato con diversi blog e webzines, occupandosi in particolare di recensioni musicali, ma non solo. Da qualche anno è anche copywriter.
La festa del mandorlo in fiore è indissolubilmente legata al Festival internazionale del Folklore: le prime immagini che ci vengono in mente, parlando della kermesse che quest’anno giunge alla sua settantecinquesima edizione, sono dunque i gruppi folk provenienti da ogni parte del mondo che girano per le vie della città portando le loro danze e musiche, la fiaccolata e l’ambito premio del Tempio d’oro.
Ma la sagra del mandorlo, che quest’anno si tiene dal 28 febbraio all’8 marzo ad Agrigento, non è solo folklore, musica, danza, spettacolo e cultura. È anche celebrazione della buona cucina e dei piatti tipici del territorio, preparati con quella delizia che è la mandorla, scelta dal festival per rappresentare la primavera e la rinascita, del sole e della primavera, e, metaforicamente, della solidarietà e della fratellanza, valori di cui la festa del mandorlo in fiore si fa da sempre ambasciatrice.
Mandorlara è ormai da anni una delle iniziative collegate al mandorlo più apprezzate dagli agrigentini e dai turisti internazionali. È un’occasione per conoscere, per chi arriva da lontano, o per riscoprire, quel tesoro di gusto e salute che è la mandorla. Annoverata nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, questo seme prodotto dal poetico albero del mandorlo non è solo la base di pregiate e gustose ricette di genere sia dolce che salato, ma fa anche bene alla salute: è uno scrigno di preziose vitamine, sali minerali, omega 3, proteine e fibre vegetali, aiuta a mantenere in buona salute e a proteggere il cuore, le arterie e le ossa.
Mandorlara 2020 giunge alla sua 13 edizione, e anche quest’anno offre tanti eventi e gustosi percorsi culinari. Testimonial dell’evento è lo chef Natale Giunta, diventato popolare come protagonista della trasmissione di Raiuno La prova del cuoco, e titolare di un celebre ristorante che porta il suo nome a Palermo.
Tutti gli eventi di Mandorlara 2020
Come ogni anno, a farla da padrone
sono gli show cooking che offrono a chi partecipa la possibilità di
scoprire la bontà della mandorla.
L’appuntamento è al Monastero
Santo Spirito a partire dal 2 marzo, con lo show drink insieme a
Salvatore Siracusa e i soci della Professional Bartenders di
Agrigento e gli studenti “Ambrosini”. Martedì 3 marzo lo show
cooking vede protagonisti, oltre agli studenti “Ambrosini”, anche
gli chef Carmelo Tondo, dell’Hotel Della Valle, e Peppe Moscato,
direttamente dal Rarané Osteria del Pesce. Giovedì 5 marzo agli
studenti “Ambrosini” si affiancano l’Associazione Chef
Agrigento con le Lady Chef e Mareme Cisse, fresca della vittoria a
“Cuochi d’Italia: campionato del mondo”, e il Torronificio
Sandro Nitro. Venerdì 6 marzo arriva per la prima volta lo show
cooking delle Suore del Monastero di Santo Spirito, e a seguire è la
volta del testimonial chef Natale Giunta con gli studenti
“Ambrosini”.
L’happy hour è ormai una tradizione per giovani e meno giovani: Mandorlara 2020 da appuntamento con i suoi speciali happy hour a partire dalle 19.30. Il 3 marzo teatro dell’evento sarà ‘Nzolia in Piazzetta San Calogero; il 5 marzo è il turno di Enotria in via Atenea; il 6 marzo l’evento si svolge a Dacanto in via Atenea, mentre il 7 marzo l’appuntamento è in piazza San Francesco da Ciaula & Mojo.
La Festa del Mandorlo in fiore è anche un’occasione per spezzare la routine, stare all’aria aperta e pranzare o cenare fuori: Mandorlara 2020 rinnova la partnership con alcuni ristoranti del territorio, che offriranno gli esclusivi piatti a base di mandorla. Il menù promozionale a 30€ (escluse bevande) è disponibile ad Agrigento a “Il Grecale” (Hotel Costazzurra, solo per gruppi), al “Kokalos”, al “Raranè Osteria del Pesce” e alla “Trattoria dei Templi”. Il menù promozionale a 50€ (escluso bevande) vi aspetta a “La terrazza degli dei” (Hotel Villa Athena - solo su prenotazione).
La sagra non vuole essere confinata alla sola Agrigento: anche Porto Empedocle, con “Kenia”, offre il menù a 30 euro.
In occasione di Mandorlara 2020 e dei 2600 anni dalla fondazione di Akragas, inoltre, l’hotel Costazzurra offre, su prenotazione, la visita della Collezione La Gaipa, un’emozionante scoperta tra i reperti storici dell’antichità.
Mandorlara 2020 vi aspetta ad Agrigento per svelarvi tutte le delizie della mandorla!
Chiara Catanese, nata ad Agrigento, è laureata in filosofia, copywriter, autrice e webwriter. Ha pubblicato una raccolta di poesie, “Biografia d’acqua” (Youcanprint, 2015), e collaborato con diversi blog e webzines, occupandosi in particolare di recensioni musicali, ma non solo. Da qualche anno è anche copywriter.
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
La festa del mandorlo in fiore 2020 si terrà dal 28 febbraio all’8 marzo. Come ogni anno, la città di Agrigento e le zone vicine saranno interessate dalle sfilate dei gruppi folk provenienti da vari paesi del mondo, dal festival i bambini del mondo e dalle tante iniziative collaterali collegate alla kermesse, che quest’anno arriva alla sua 75° edizione.
Anche quest’anno ci sarà la Mandorlara, che vedrà protagonista la mandorla con gustosi
piatti offerti nei cooking show e nei ristoranti della città dei
templi. Si terrà una mostra fotografica che ripercorre la storia
della festa del mandorlo in fiore fin dagli albori, si allestirà un
open bar in piazza Pirandello, teatri e musei si animeranno con
spettacoli e mostre, e non mancheranno i momenti più emozionanti
del festival agrigentino, come la fiaccolata dell’amicizia con la
sfilata di tutti i gruppi folk internazionali e locali, l’accensione
del Tripode dell’amicizia davanti al tempio della Concordia e la
giornata conclusiva con sfilata, spettacolo davanti ai templi e
assegnazione del tempio d’oro al gruppo folk vincitore
dell’edizione di questo anno del Festival Internazionale del
Folklore.
Il festival del mandorlo in fiore è
musica, danza, spettacolo, occasione unica per conoscere culture
diverse dalla nostra, promozione dei valori di solidarietà,
amicizia, fratellanza tra i popoli, ma è anche gara e competizione,
sempre nello spirito festoso che caratterizza da sempre la kermesse.
La competizione nella festa del mandorlo
Nel corso degli anni, in occasione
della manifestazione, sono stati premiati i gruppi con i migliori
costumi, le migliori coreografie, ma anche le vetrine più belle a
tema mandorlo in fiore dei negozi cittadini, la più bella della
sagra con la fascia di Miss mandorlo in fiore, e sono stati
consegnati premi speciali.
Senza dubbio i gruppi che arrivano
da ogni parte del mondo (quest’anno giungono da ben quattro
continenti) partecipano con l’obiettivo di far conoscere la loro
terra attraverso costumi, strumenti musicali e danze, e di portare la
loro allegria ad Agrigento, ricevendone in cambio il sole e
l’accoglienza calorosa degli agrigentini. Non è difficile
immaginare, comunque, che per ognuno dei gruppi sarebbe una bella
soddisfazione aggiudicarsi il tempio d’oro, assegnato da una
giuria internazionale al gruppo giudicato più coinvolgente e capace
della performance più emozionante.
Siamo tutti curiosi di sapere chi si
aggiudicherà il tempio d’oro alla festa del mandorlo in fiore
2020, a cui manca sempre meno. Nell’attesa, possiamo dare
un’occhiata ai vincitori delle ultime edizioni; magari capire da
quali aspetti è colpita la giuria ci aiuterà a fare un pronostico
per questa edizione.
I vincitori del tempio d’oro
L’anno scorso a colpire la giuria
è stato il gruppo della Bolivia, con i suoi ritmi e le sue
danze Pujllay e Ayarichi, che sono state dichiarate patrimonio
immateriale dall’Unesco, testimonianza ed espressione della cultura
Yampara boliviana. Questi due tipi di danze si completano l’un
l’altra e diventano una sola: la Pujllay è legata alla stagione
delle piogge, l’Ayarichi alla stagione secca. Secondo la cultura
Yampara, questo rito simbolizza un modo per entrare in contatto
diretto con la natura. Particolari i costumi del gruppo, che
combinano il nero con i colori pastello.
I vincitori del Festival del
Folklore nel 2018 sono stati i Georgian polyphonic singing,
provenienti dalla Georgia, con 634 voti e il 26,5% delle
preferenze. È stato il primo gruppo a vincere anche grazie al voto
della giuria popolare, che è stato introdotto proprio nella sagra
del mandorlo 2018. La Georgia ha conquistato anche il premio speciale
Consorzio Universitario di Agrigento.
L’anno prima, nel 2017, prima
edizione organizzata dall’Ente Parco Archeologico Valle dei Templi,
attraverso il tempio d’oro è stato lanciato un messaggio di pace
particolarmente importante e incisivo: a guadagnarsi il premio sono
stati ex aequo i gruppi di Israele e Palestina. Mentre i
rappresentanti dei due paesi alzavano il premio mano nella mano, il
volo delle colombe bianche ha fatto da cornice al palco allestito
davanti il tempio della Concordia. I due gruppi hanno ricevuto anche
il premio “Ugo Re Capriata”, da parte della sezione provinciale
dell’Assostampa di Agrigento, per il valore simbolico a livello
internazionale della loro presenza insieme. Presenti come ogni
anno le autorità e il sindaco di Agrigento, che ha il compito di
consegnare il tempio d’oro ai rappresentanti del gruppo vincitore.
Chi saranno i vincitori del tempio d’oro festa
del mandorlo in fiore 2020?
Quest’anno nuove emozioni, nuova
musica, nuova suspence. Chi sarà il vincitore del tempio d’oro
della festa del mandorlo in fiore 2020? Venite ad Agrigento per
scoprirlo!
Se volete
saperne di più sul programma della sagra del mandorlo, sui nomi dei
gruppi partecipanti e sulle iniziative collaterali organizzate,
potete proseguire la lettura con questo
articolo
Chiara Catanese, nata ad Agrigento, è laureata in filosofia, copywriter, autrice e webwriter. Ha pubblicato una raccolta di poesie, “Biografia d’acqua” (Youcanprint, 2015), e collaborato con diversi blog e webzines, occupandosi in particolare di recensioni musicali, ma non solo. Da qualche anno è anche copywriter.
Agrigento si prepara ad accogliere la festa del Mandorlo in Fiore giunta alla 74° edizione. A partire dal 1° Marzo e fino al 10 Marzo 2019 la più bella città dei mortali come venne definita da Pindaro sarà attraversata da un’ondata di colori, suoni e tradizioni popolari. La Festa del Mandorlo in fiore, prima chiamata Sagra del Mandorlo in Fiore, nasce dapprima a Naro nel 1937 per iniziativa del conte Alfonso Gaetani, successivamente diventa una festa solo agrigentina, legata alla fioritura del mandorlo in primavera.
Da qualche anno ad occuparsi dell’organizzazione della Festa del Mandorlo è il Parco archeologico Valle dei Templi che, conclusasi l’edizione 2018 ha pensato da subito di organizzare l’edizione 2019, avviando una procedura selettiva, concorrenziale per trovare sponsor e media partner. Non a caso, lo scorso aprile, a Roma nella sala stampa dell’Associazione Stampa Estera, il direttore del Parco Giuseppe Parello, insieme al Presidente del Consiglio del Parco Bernardo Campo e il Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, hanno presentato ai Paesi esteri il grande festival Internazionale del Folkore che vede coinvolti non solo i gruppi folk siciliani, ma gruppi provenienti da varie parti del mondo, che in un’atmosfera di scambio tra tradizioni e cultura, hanno un unico obiettivo: tutelare e valorizzare il patrimonio immateriale e trasmetterlo alle nuove generazioni.
“Già nelle edizioni 2017 e 2018, i numeri hanno premiato, ha commentato il direttore del Parco Giuseppe Parello. Nell’ultima edizione, gli spettacoli del festival internazionale del folclore hanno registrato un incremento di pubblico del 73,6 per cento rispetto all’anno precedente, e le presenze dei visitatori nella Valle dei Templi nel corso della festa, sempre rispetto al 2017, aumentarono del 38,92 per cento. Ci aspettiamo che anche quest’anno, i numeri possono continuare a crescere, e speriamo di regalare agli agrigentini una bella festa, che porti non solo turismo, ma soprattutto crescita dal punto di vista culturale ed economico” ha concluso Parello.
l’Arch. Giuseppe Parello
Il programma ufficiale è stato presentato nella giornata del 4 Gennaio ad Agrigento, in conferenza stampa, presso Casa San Filippo, la sede dell’Ente Parco Valle dei Templi, alla presenza del direttore Giuseppe Parello, del presidente del Consiglio del Parco Bernardo Campo, del sindaco di Agrigento Lillo Firetto e dell’assessore Gabriella Battaglia. Sulla scia della vecchia edizione dalla Valle dei Templi gli spettacoli arriveranno nel centro storico di Girgenti in un incrocio tra culture, musiche e arti in generali che dalla Sicilia abbracciano il bacino del Mediterraneo.
Un pacchetto completo, con varie iniziative che coinvolgerà
grandi e piccini. Si parte con il record battuto, rispetto agli scorsi anni,
che vedrà la presenza di ben 22 gruppi internazionali riconosciuti come patrimoni
immateriali dell’Unesco, che arriveranno dalla Bielorussia, dalla Bolivia, dalla Colombia, dall’Ecuador,
dall’Egitto, dagli Emirati Arabi, dal Kazakistan, dal Kenia, dalla Korea,dall’
India, dall’Indonesia, dall’Italia con la partecipazione dei pastori sardi e
del loro canto armonizzato, dalla Lettonia, dal Libano, dalla Macedonia, dal Messico, dalla Moldavia, da Montenegro e dal Perù.
Come tradizione vuole ad aprire la “sagra” sarà il Festival dei Bambini del Mondo, giunto alla 19° edizione, ideato da Claudio Criscenzo, scomparso prematuramente e la cui organizzazione adesso è curata dal figlio Luca presidente dell’Aifa (Associazione International Folk Agrigento), in programma dall’1 al 5 marzo 2019, che da quest’anno oltre ad aver ricevuto il riconoscimento da parte dell’Unicef e dall’Unesco, entra a far parte del registro delle eredità immateriali della Sicilia (Reis). Dalle sfilate dei gruppi, momento cardine sarà l’Accensione del Tripode, il 5 Marzo, quando i 22 patrimoni immateriali dell’Unesco si schiereranno intorno al Tripode e accenderanno la scintilla del Mandorlo in Fiore 2019; e poi il momento tanto atteso della Fiaccolata dell’amicizia, il 6 Marzo, che prenderà avvio dalla piazza Pirandello con il saluto delle autorità, proseguirà lungo la via Atenea, e proseguirà fino a Piazza Stazione, con una vera e propria festa insieme a tutti i performer internazionali. Tra le novità di quest’anno, dopo la fiaccolata la città verrà animata dai gruppi che al termine dell’appuntamento, si distribuiranno lungo le vie e le piazze, ballando e cantando con il pubblico per l’intera notte e dando vita alla “Notte dei Patrimoni”. Altro importante momento lo spettacolo conclusivo il 10 marzo con la consegna del Tempio d’Oro ai piedi del Tempio della Concordia che verrà assegnato dalla giuria popolare al gruppo che saprà rappresentare al meglio il proprio patrimonio. A condurre l’evento sarà l’attore agrigentino Gianfranco Jannuzzo.
L’intera manifestazione è costellata di spettacoli collaterali che si svolgeranno presso la Casa Circondariale di Agrigento, al Palacongressi con perfomance dedicate ai disabili, ci sarà un momento dedicato al tema dell’accoglienza organizzato da CoopCulture dove attraverso gli oggetti del museo e la magia della Valle dei Templi, i giovani migranti minori non accompagnati, ospiti delle comunità di accoglienza e i giovani delle scuole superiori saranno introdotti in un programma che gli farà scoprire le loro radici; e per finire all’interno del contenitore “Mandorlo for all” il “Dance Well” finalizzato a promuovere la pratica della danza, e a trasmettere i valori del mandorlo e la gioia della festa ai malati che vivono il morbo di Parkison e verrà ospitato nel salone del Museo Archeologico Pietro Griffo. E ancora ci saranno i laboratori “Pitrè Lab”, laboratori di Fiabe siciliane a cura di Giovanni Moscato, giochi di strada a cura di Figest, meditazione Sahaja Yoga a cura dell’associazione Sahaja Yoga Sicilia. È stato confermato il raduno delle bande siciliane a cura di Ambima, la 16° edizione della Mezza Maratona della Concordia che si svolgerà il 3 marzo, laboratori di architettura per bambini in collaborazione con la Farm Cultural Park di Favara. Si continuerà con la musica con l’iniziativa “Word Music” cioè spettacoli che vedrà artisti provenienti da ogni parte del mondo, infatti ci sarà un concerto di musica classica indiana, un concerto multietnico che vedrà l’esibizione di Eugenio Bennato, Mario Incudine e Alfio Antico, e ospiti internazionali la Us Navy Topside Brass Band.
Certamente la festa del Mandorlo in fiore non è solo musica, canti e balli, ma è anche cucina. Infatti la parte centrale della kermesse sarà dedicata alla valorizzazione del patrimonio enogastronomico con due importanti collaborazioni: la prima “Mandorlara”, la sagra del mandorlo in tavola giunta al 12esimo anno, organizzata dal Consorzio Turistico Valle dei Templi in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, che, attraverso degustazioni, showcooking e incontri tra chef e il concorso finale “Il piatto dell’eccellenza” ha l’obiettivo di promuovere e stimolare la qualità dell’offerta dei ristoratori, promuovere i piatti della cucina agrigentina e siciliana. Ad esso si associa la novità rappresentata da iniziative promosse da chef stellati come Pino Cuttaia e rivolte all’educazione alimentare e alla sostenibilità nella preparazione dei cibi.
“Quest’anno le ‘Soste di Ulisse’ – ha detto lo chef Cuttaia - parteciperanno agli eventi del Mandorlo in Fiore svolgendo un laboratorio rivolto ai bambini e al tema dello spreco alimentare, che è un aspetto prettamente culturale. Loro, i bambini, sono a volte i primi a darci gli esempi ed è quindi essenziale partire dai più piccoli per invertire una tendenza”.
Dunque, una Festa ricca di colori, di musica, di tradizione, attenta alla qualità e al coinvolgimento massimo della città e di tutte le sue espressioni culturali e socioeconomiche.
Irene Milisenda laureata in Filosofia e con una laurea magistrale in Scienze della Comunicazione, intraprende la carriera di giornalista pubblicista. Si forma a Teleacras e adesso collabora con il giornale online Grandangolo Agrigento e MeridioNews.
Siamo ancora a Novembre, ma già trapelano le prime notizie certe riguardanti l’edizione 2019 della Festa del Mandorlo in Fiore, la kermesse più attesa dagli agrigentini.
La settantaquattresima edizione avrà inizio il prossimo 2° marzo e si svolgerà fino al 10 marzo. Si lavora ancora al programma, che però è quasi pronto e che prevede già un punto fisso e insindacabile: la partecipazione attiva alla kermesse dei gruppi folkloristici locali.
Dopo le polemiche dell’anno scorso, che avevano visto in una prima fase alcuni gruppi locali tradizionalmente legati alla kermesse fare un passo indietro, tanto da rendere noto un comunicato stampa in base al quale professavano di non volere partecipare all’evento per via del poco spazio concesso loro nell’ambito della manifestazione, per questa nuova edizione tutto sembra essere già stato messo in chiaro. Da poco, infatti, è già stato reso noto dal Parco Archeologico della Valle dei Templi, che si occupa dell’organizzazione dell’evento, che i gruppi folkloristici agrigentini sono i padroni di casa e dunque svolgeranno una parte attiva nell’edizione 2019. Per questo è stata inviata una nota ufficiale di invito a tutti i gruppi folkloristici locali, in cui viene sottolineato il loro importante ruolo nell’ambito della manifestazione, che quest’anno, peraltro, è inserita nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana.
Il loro ruolo consisterà non solo nella partecipazione alle sfilate e nell’esibizione in performance tradizionali, ma anche nel fare da padrini ai tanti ospiti noti che saranno presenti durante l’evento. Nello specifico dovranno farsi portavoce di un messaggio di arte, cultura e tradizione, esprimendo il grande valore storico della kermesse. Inoltre, in misura maggiore rispetto al passato, potranno presiedere a particolari eventi collaterali di festa, formazione e aggregazione, divulgando il loro grande patrimonio musicale, coreutico e canoro. Previsto, inoltre, il rafforzamento dei momenti destinati alle loro esibizioni.
Sempre nella stessa nota, il Direttore del Parco Archeologico Giuseppe Parello ha espresso l’augurio che tutti i gruppi folkloristici locali possano dare l’adesione al programma della Festa del Mandorlo in Fiore 2019, in modo da arricchire la kermesse restituendole il suo naturale patrimonio tradizionale da sempre tutelato dai gruppi agrigentini.
Intanto si continua a lavorare al programma, che prevede la tradizionale apertura della kermesse con il Festival Bambini del Mondo, previsto da giorno 1 marzo fino al 5 marzo, e il proseguo con il Festival Internazionale del Folklore, che si aprirà sempre il 5 marzo con la consueta Accensione del Tripode e terminerà domenica 10 marzo con lo spettacolo finale e la premiazione.
Anche quest’anno il Palacongressi Empedocle sarà il cuore pulsante della manifestazione, nella struttura del Villaggio Mosè si terranno infatti le esibizioni dei gruppi e i Pomeriggi del Mandorlo con l’accoglienza dei gruppi, i laboratori creativi per bambini, i laboratori interculturali, i laboratori del gusto, le mostre e i concerti. Previsti anche momenti di spettacolo e laboratori per ragazzi al Teatro della Posta Vecchia e a Girgenti con l’iniziativa denominata Pomeriggi giurgintani che include focus su danze, laboratori e attività volte alla riscoperta del patrimonio culturale promosso dalla kermesse.
Denise Inguanta gestisce il blog “Lettera D”. Il mondo della comunicazione è il suo regno: infatti, oltre ad essere una copywriter, è conduttrice televisiva e radiofonica e redattrice in diverse testate giornalistiche.
Eugenio Bennato ha una laurea in fisica ma, ha anche quella grande sensibilità che lo ha fatto diventare quell’artista raffinato che è.
La sua musica viaggia tra le terre del sud, assorbendone i suoni, gli odori, i colori.
E’ tra i fondatori della nuova compagnia di canto popolare formatasi verso la fine degli anni 60, con l’intendo di diffondere la cultura della tradizione popolare campana.
Nel 1998 fonda il movimento “Taranta Power” specificatamente per promuovere la taranta meridionale.
La musica di Eugenio però viaggia, non si limita al meridione d’Italia ma attraversa il mediterraneo approdando alle sonorità delle sponde d’Africa. Tunisia, Algeria, Egitto.
Ma la musica si sa, non ha confini, non ha limiti, ed Eugenio viaggia arrivando persino in Etiopia e Mozambico. Ogni tappa costituisce un ulteriore arricchimento musicale. La sua musica fa parte di quel ramo poco incline al business di massa, è cultura, ricerca, esperienza.
La città di Agrigento in occasione del Mandorlo in Fiore ha avuto il piacere di ospitare questo grande personaggio con uno splendido concerto presso il Palacongressi, sapientemente gestito da un organizzazione impeccabile sopratutto sul piano sonoro.
Un concerto che il pubblico non dimenticherà facilmente. Chi ha assistito è rimasto incantato, dalla musica e dagli artisti.
Un evento di elevato spessore musicale che ha coinvolto gli spettatori. Gli organizzatori della Festa del Mandorlo in Fiore hanno centrato l’obiettivo.
Ci auguriamo che eventi di questo genere si ripetano sempre più spesso, perché la cultura in tutte le sue forme è l’unico antidoto contro le guerre.
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )