Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.
Inizia con un gesto d’amore la 17^ edizione del Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, che anche quest’anno apre il “Mandorlo in Fiore” di Agrigento. Tenendo fede al motto coniato dal loro “papà” Claudio Criscenzo, il gruppo Folk Song Dance di Lublin della Polonia, andrà a far visita domani mattina, venerdì 3 marzo alle ore 11 ai piccoli degenti presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, portando in corsia un momento di Folklore. Fin dalla sua nascita, infatti, il Festival “I Bambini del Mondo” coniuga il folklore con la solidarietà, la promozione umana e sociale, in difesa dei diritti dei minori.
Sono cinque i gruppi internazionali partecipanti al Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento guidata da Luca Criscenzo. Quest’anno i gruppi arrivano da: BULGARIA, dalla città di Popovo, “Dance Ensemble Severniache”; INDONESIA, dalla capitale Jakarta, “Kinnari Promosindo”; POLONIA dalla città di Lublin, “Folk Song Dance Ensemble Lublin”; TURCHIA da Ankara, “GOP Necla-Ilhan Ipekci” e UCRAINA “Rosy Svitanku” di Kiev. Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas, I Picciotti da Purtedda e Fiori del Mandorlo. Ai quali si uniranno per le sfilate anche i gruppi: Fabaria Folk, Herbessus, Sicilia Nu’ Cori, I picciotti di Matarò, Gazzara Folk, Limpiados, Gruppo Folk Castrofilippo, Gruppo Folk Rosa Balistreri, Tamburinari Herbessus Santa Venera, I tamburi della Quisquina.
I gruppi internazionali partecipanti alla 17^ edizione del Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, riceveranno il saluto di benvenuto da parte del sindaco di Agrigento Lillo Firetto; il Direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi, Giuseppe Parello; il Commissario straordinario Bernardo Campo e dal presidente del Festival Giovanni Di Maida, sabato 4 marzo alle ore 10:00 presso il Collegio dei Filippini. Alle ore 11:00 ci sarà la tradizionale “Passeggiata della Pace e della Fratellanza” lungo la Via Sacra con esibizione finale dei gruppi internazionali ai piedi del Tempio di Giunone.
Intenso il programma di domenica 5 marzo, si inizia alle ore 10:00 con la Sfilata di tutti in gruppi internazionali e locali, da piazza Don Minzoni a piazza Cavour. Alle ore 11:00 presso la Chiesa Madonna della Provvidenza la tradizionale e suggestiva preghiera interreligiosa “I Popolo in pace”. Quindi alle ore 20:30 al Teatro Pirandello lo spettacolo del 17° festival internazionale del folklore “I Bambini del Mondo” con la consegna, a cura della Società Dante Alighieri del Premio “Italia- Immagini e Pensieri”.
I Bambini del Mondo, “Ambasciatori di pace nel mondo”, che quest’anno hanno acquisito un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO, Commissione Nazionale Italiana: “In considerazione dell’alto valore della manifestazione intesa a promuovere i valori della pace e della fratellanza”, proseguiranno le loro performance fino a martedì 8 marzo quando consegneranno il testimone, o meglio la fiaccola ai lo colleghi più grandi per l’accensione del Tripode dell’Amicizia e il prosieguo del Mandorlo in Fiore 2017.
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
Si è tenuta ieri, 26 febbraio, a Palermo, al Mercato San Lorenzo un’eccezionale anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore 2017 e l’inaugurazione della X° ed. della Sagra del Mandorlo a tavola: MANDORLARA 2017, coordinata dal Consorzio Turistico Valle dei Templi (promotrice) e da Salvatore Collura (ideatore dell’evento).
Durante l’anteprima al Mercato San Lorenzo a rappresentare Mandorlara saranno cinque espositori: CVA Viticultori Associati di Canicattì’, Lazzara Sicilia, Pasticceria Di Stefano, Oleificio Val Paradiso e Premiata Pizzeria Sarda Salata che proporrà uno show cooking dedicato alla regina della manifestazione: la mandorla nostrana.
Il maestro pizzaiolo Gianluca Graci (della pizzeria licatese) ha cucinato in loco, grazie a libero point un sistema di cottura mobile, versatile e compatto disegnato per contenere apparecchiature elettriche top per cuocere e servire velocemente del cibo senza necessità di avere una cucina alle spalle, e con l’innovativo triplo filtro anti odori, offerta dallo sponsor di Mandorlara 2017: Sagrim-Electrolux; preparando la pizza fritta a base di una miscela di farina segreta, di loro produzione; a crudo alcuni semplici ingredienti: mozzarella di bufala ragusana, pomodori datterino, mentuccia, aglio, colatura di alici con ovviamente la mandorla in granella sul finale.
A rallegrare la giornata le esibizioni dei “Tammura di Girgenti”, storico gruppo di musicisti che da sempre accompagna le celebrazioni della festa di San Calogero, guidati dal giovane Biagio Licata in alcuni live show veramente coinvolgenti.
Sul palco (al mattino) la giornalista Irene Melisenda e la responsabile della comunicazione del Mercato San Lorenzo di Palermo hanno moderato le interviste, al commissario dell’Ente Parco Archeologico (a cui quest’anno è affidata la organizzazione della 72° sagra del Mandorlo in Fiore) Bernardo Campo, e all’ideatore della Sagra del mandorlo a tavola: Salvatore Collura, anche in veste di rappresentante del Consorzio Valle dei Templi di Agrigento da alcuni anni.
“Mi scuso per la mia assenza dovuta ad impegni di lavoro purtroppo ineludibili. Desidero ringraziare il San Lorenzo Mercato per l’opportunità che ci ha voluto offrire di essere stati presenti in questo posto meraviglioso, che sa essere il contenitore del meglio che la nostra terra sa offrire. Per questo, insieme al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, abbiamo abbracciato con entusiasmo l’idea di proporre qui un’anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore.
Colgo quindi l’occasione per formulare l’invito a tutti i palermitani di venire a scoprire e riscoprire il Mandorlo in Fiore, una festa splendida e carica di significato, che quest’anno vedrà una delle proprie edizioni più belle di sempre”
ha dichiarato il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, Fabrizio La Gaipa, promotore della Sagra- Mandorlara 2017.
L’appuntamento di domenica si è concluso con una eccezionale dimostrazione di pasticceria ad opera del pluripremiato e recordman del settore, il Mastro pasticcere Giovanni Mangione con un team di pasticceri e cake designers, provenienti da tutta la provincia, fra i quali: i Maestri fratelli Rosciglione, il Maestro cioccolatiere Gaspare Martinez, il Mastro decoratore Francesco Palumbo, il Cavaliere della pasticceria Lillo De Fraia ed il Maestro pasticcere Salvatore Palumbo; che hanno dato vita ad una torta monumentale di oltre trecento chili dedicata alla X edizione di Mandorlara.
Al successivo taglio della torta era presente una moltitudine di persone, piccoli e grandi, ugualmente curiosi di guardare la preparazione e di gustarne poi il “dolce” risultato, “mai visto, così tanti pasticceri contemporaneamente! -qualcuno, tra il pubblico trepidante, ha detto, - le decorazioni, poi, vere e proprie opere d’arte!”
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
Si terrà a Palermo domenica 26 febbraio al Mercato San Lorenzo un’eccezionale anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore 2017 che si svolgerà ad Agrigento dal 4 al 12 marzo e l’inaugurazione della X° ed. della Sagra del Mandorlo a tavola: MANDORLARA 2017.
Iniziato dunque il conto alla rovescia in vista di uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi in Sicilia. La macchina organizzativa, coordinata Consorzio Turistico Valle dei Templi (promotrice) e da Salvatore Collura (ideatore dell’evento), lavora a ritmo serrato per definire il programma che sarà ufficializzato con un’apposita cerimonia di apertura: domenica 26 presso il Mercato San Lorenzo di Palermo.
Il tema conduttore dell’edizione 2017 del Mandorlo in Fiore sarà quello delle Eredità Immateriali dell’Umanità. La gran parte dei gruppi folk partecipanti. Saranno presenti i “Tammurinara di Girgenti”, storico gruppo di musicisti che da sempre accompagna le celebrazioni della festa di San Calogero, il santo nero di Agrigento oggetto di eccezionale devozione popolare. I “Tammurinara di Girgenti” anch’essi nel novero delle eredità dell’Unesco e daranno vita ad un live show veramente coinvolgente.
Per la parte culinaria la Festa seguirà invece il filone della Dieta Mediterranea, anch’essa dal 2010 patrimonio dell’Umanità e verrà sviluppata dal Consorzio Turistico Valle dei Templi che darà vita alla decima edizione della “Mandorlara - Sagra del Mandorlo a Tavola”, evento collaterale della Festa del Mandorlo che ne connoterà i momenti più salienti attraverso dei menù speciali proposti dai ristoratori di Agrigento, degustazioni all’interno dei luoghi più suggestivi della Valle dei Templi, un convegno internazionale sulla Dieta Mediterranea e, per finire, il concorso di cucina in cui si sfideranno i migliori chef del territorio.
Durante l’anteprima al Mercato San Lorenzo a rappresentare Mandorlara saranno cinque espositori: CVA Viticultori Associati di Canicattì’, Lazzara Sicilia, Pasticceria Di Stefano, Oleificio Val Paradiso e Premiata Pizzeria Sarda Salata che proporrà uno show cooking dedicato alla regina della manifestazione: la mandorla nostrana. Inoltre, l’appuntamento di domenica ospiterà un’eccezionale dimostrazione di pasticceria ad opera del pluripremiato e recordman del settore, il Mastro pasticcere Giovanni Mangione con un team di pasticceri e cake designers, provenienti da tutta la provincia, fra i quali: i Maestri fratelli Rosciglione, il Maestro cioccolatiere Gaspare Martinez, il Mastro decoratore Francesco Palumbo, il Cavaliere della pasticceria Lillo De Fraia ed il Maestro pasticcere Salvatore Palumbo; che daranno vita ad una torta monumentale di oltre trecento chili dedicata alla X edizione di Mandorlara.
Grande la soddisfazione dell’organizzatore Salvatore Collura, che sottolinea: “Di anno cresce sempre più il numero delle adesioni al concorso e la qualità delle proposte che ci sottopongono gli chefs al punto da rendere la scelta davvero complicata.
Ad ogni modo ringrazio il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, con Fabrizio La Gaipa presidente, l’Ente Parco Valle dei Templi (che è l’organizzatore della 72° festa del Mandorlo in Fiore e che ci ha inserito tra gli eventi anche quest’anno), gli sponsor: Sagrim Srl: Elettrolux professional, e le altre collaborazioni Thalass, Feder Alberghi di Ag, l’azienda vitivinicola Principe di Corleone, l’istituto alberghiero Ambrosini di Favara (che si occuperà dell’accoglienza e dell’organizzazione di alcune giornate), non ultimi i ristoratori aderenti e gli chefs per la preziosa collaborazione consentendoci di condividere con tutti voi la bellezza di una secolare tradizione, ricca di valori e significati storico – culturali”.
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
Riceviamo e pubblichiamo una email di Lello Casesa contenente un comunicato stampa emesso in data odierna.
Il Val d’Akragas annuncia : partecipiamo alla Sagra
Una decisione concordata con i vertici del Parco Archeologico prevederà la partecipazione del Val d’Akragas alla Sagra del mandorlo in fiore ed alle iniziative collaterali.
Dopo una serie di incontri a casa Sanfilippo con i gruppi folk agrigentini ed il Direttore del Parco Parello si e’ stabilito un sorteggio, i cui dettagli verranno resi pubblici, includendo anche il Val d’Akragas.
Ogni gruppo agrigentino prenderà parte ad un momento importante della Sagra tra : Fiaccolata, sfilata conclusiva, spettacoli al teatro e lo spettacolo davanti il tempio della Concordia.
Il Val d’Akragas parteciperà, se confermato lo schema, alla sfilata della domenica conclusiva prevista il prossimo 12 marzo.
Grande entusiasmo ed impegno da parte dei ragazzi che hanno intensificato le prove settimanali al fine di essere artisticamente preparati all’evento Sagra.
Una conferenza stampa sara’ prevista nelle prossime settimane per spiegare i dettagli dopo circa 10 anni di assenza dalla Sagra.
Agrigento, li 03.02.2017 f.to Lello Casesa Presidente
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )
Riceviamo e pubblichiamo una email di Nino Lauretta contenente un comunicato stampa di suo padre, il Prof. Enzo Lauretta, emesso il 5 giugno 2013.
“Egregio Ing. Albano,
Intendo replicare all’intervista a Lello Casesa apparsa sul suo sito mandorloinfiore.online in data 19 gennaio 2017.
Ancora una volta il Presidente del gruppo in questione riporta una versione non rispondente esattamente alla verità sulla nascita del suo gruppo folk di famiglia (l’attuale Val d’Akragas), il quale nasce nel giugno 1991 e nulla a che vedere con il glorioso gruppo fondato nel 1952 da mio padre, il Prof. Enzo Lauretta, dal Prof. Ugo Re Capriata e dalla Sig.ra Ina Re Capriata, e tanto meno con i Canterini del Val d’Akragas del 1937 del Maestro Flora: tre gruppi che nulla hanno in comune l’uno con l’altro se non il nome.
Affido pertanto la replica al fondatore del Festival Internazionale del Folklore, il Prof. Enzo Lauretta, deceduto nel 2014, e alla sua una nota stampa datata 5 giugno 2013, fornita di dovizia di particolari, date e atti notarili.
Considerato, inoltre, che il Sig. Lello Casesa, fa riferimento ai fondatori del vero e unico storico Val d’Akragas, e ai Trofei ottenuti, lo invito a mostrare onestà intellettuale e a restituire ai legittimi proprietari quelli antecedenti il giugno 1991, data effettiva della fondazione del suo gruppo, come si evince dall’atto notarile citato nella nota allegata. Riguardo, poi, all’istituzione di premi, appare lodevole che un figlio voglia ricordare il proprio genitore con l’istituzione di un premio alla memoria dello stesso, nell’ambito della Sagra del Mandorlo in Fiore, peccato tuttavia che la persona in questione poco o nulla abbia a che fare con la “Storia” della Sagra stessa.
Nino Lauretta”
OGGETTO: UMILI ORIGINI, MANIE DI GRANDEZZA E FALSI STORICI: L’ATTUALE VAL D’AKRAGAS COMPIE 22 ANNI
Nella foto il Prof. Enzo Lauretta
Passata la 68esima Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento, adesso il professor Enzo Lauretta, fondatore del Val d’Akragas negli anni ‘50, come annunciato nel comunicato stampa dello scorso 3 febbraio, interviene e chiarisce molti aspetti sulla nascita dello storico gruppo folcloristico di Agrigento “Val d’Akragas”, sulla sua evoluzione nel corso degli anni, sui proclami e annunci durante gli spettacoli commemorativi della recente Sagra del Mandorlo in Fiore.
Il professor Enzo Lauretta dichiara: “Non si può affermare che la modestia sia una virtù degli agrigentini: da noi, colui che fa una cosa piccola e normale, ma che gli altri non fanno, è portato a ingigantirla, ammirandola di continuo e narcisisticamente ammirandosi.
E’ quello che è accaduto al leader dell’attuale gruppo Val d’Akragas che, a forza di pensare alle origini del 1952, ha concepito il progetto faraonico di un Gruppo che non solo avrebbe compiuto 60 anni ma addirittura affonderebbe le proprie radici in un complesso del 1937. E su tutto ciò ha costruito celebrazioni televisive, spettacoli commemorativi e addirittura un video commercializzato al modico prezzo di euro 4,99.In questo video, insieme a marchiani errori storici e falsi belli e buoni, non solo sono sfruttate immagini che non appartengono all’attuale Gruppo Val d’Akragas, ma è utilizzata una mia intervista, rilasciata a Lorenzo Rosso in tempi diversi e per altri fini, spalmata a spezzoni su larga parte del video. Solo dopo la mia telegrafica diffida mi è stato assicurato che la vendita e diffusione del video è stata bloccata.Gli errori marchiani del video mi spingono a fornire chiarimenti che ritengo quanto mai opportuni, perché gli errori, se ignorati, diventano un falso storico e ideologico:
Viene celebrata la circostanza che l’attuale Gruppo Val d’Akragas avrebbe compiuto 60 anni di vita collegandola con la fondazione nel 1952: deve, invece, essere chiarito, una volta per tutte, che in nessun modo tra il Val d’Akragas da me fondato, con la collaborazione di Ugo Re Capriata nel novembre del 1952 e presente nella Sagra del ’53 da me diretta, non esiste alcuna connessione temporale e tanto meno con altri gruppi precedenti. C’era stato nel 1937 un Coro, i Canterini di Val d’Akragas diretto da M° Flora (padre) e vi fu per breve durata un altro coro diretto dall’indimenticato M° Li Causi, ma entrambi i gruppi avevano cessato di esistere nei primi anni 50. Peraltro, quello da me fondato nel 1952 era un Gruppo e non un Coro, basato non solo su canti ma anche su danze ed io gli diedi il nome di Val d’Akragas: in sostanza, tale gruppo non ha nulla a che vedere con i Canterini del 1937.
A quel tempo non si chiedevano contributi e non era necessario costituire un’Associazione con atto notarile. Quando questo divenne necessario, il 7/2/1965 decisi di andare dal Notaio Camilleri con altre 15 persone, allegando lo Statuto all’atto costitutivo. Naturalmente chiamammo il Gruppo “Val d’Akragas”: io ne fui il Presidente, Ina Guelived. Re Capriata (Ugo Re Capriata era morto durante uno spettacolo folklorico a Villa Aurea) la vice e componenti del Direttivo il Prof. Rosario Lo Porto, l’Avv. Filippo Faro e il giornalista Calogero Alaimo. Pasquale Gallo venne scelto quale Maestro del coro, Pippo Agozzino coreografo, Loredana Mazzoli segretaria e Gigi Casesa economo. Durata del Gruppo dieci anni. Il gruppo proseguì, così, la sua intensa attività, l’EPT lo prese sotto il suo Patrocinio e ad esso fu intitolato il labaro azzurro del complesso.
Negli anni ‘70, prima della scadenza dei dieci anni prescritti nell’atto costitutivo, decisi di lasciare la Presidenza a causa dei miei molti impegni e affidai il Gruppo e le sue carte a Gigi Casesa che, con l’assenso dei Soci rimasti, nominai Commissario con l’incarico di prorogare la scadenza dei dieci anni ed eleggere le Cariche sociali. Questo non avvenne e io purtroppo me ne disinteressai fidandomi di quello che avrebbe dovuto fare il Commissario.
Passarono gli anni, il Gruppo viaggiava chiedeva appoggi finanziari e veniva richiesto lo Statuto. Il 1° giugno del 1991 Gigi Casesa, a mia insaputa, decise di fare la sua mossa: andò con l’intera sua famiglia e con altri quattro amici dal Notaio Maria Nipote e costituì un’Associazione che chiamò “Gruppo Folklorico Val d’Akragas”. L’Associazione a conduzione familiare (la famiglia Casesa aveva la maggioranza di 5 su 9 soci), dopo aver copiato integralmente nelle “finalità” il mio Statuto, pose nell’Atto costitutivo una premessa ricordando nella prima parte che nel 1952 era stato fondato il Gruppo Folkloristico Val d’Akragas: senza richiamarsi strutturalmente ad esso e, senza poterne prorogarne l’esistenza dal momento che il gruppo Val d’Akragas aveva cessato di esistere nel 1975, fondava un’Associazione con il nome di Gruppo Folklorico Val d’Akragas. Nella seconda parte della premessa si legge testualmente “poiché (il gruppo del ’52) non ha mai avuto una configurazione giuridica ben definita (i Soci) sono venuti nella determinazione di procedere alla costituzione di un’Associazione”. Questa seconda parte della premessa è un evidente falso storico, dal momento che esiste l’Atto del Notaio Camilleri del 7 febbraio del 1965 del quale Gigi Casesa era socio ed Economo. Con tale atto notarile al Gruppo, da me fondato di fatto nel novembre del 1952, venivano dati profilo e sostanza giuridica accompagnando l’atto costitutivo pubblico da uno Statuto. Tale “determinazione di procedere alla costituzione di una Associazione” è una ammissione che sottolinea come dall’Atto del Notaio Nipote del 1° giugno 1991 sia nata una nuova Associazione: la novità associativa è confermata con quanto successivamente espresso nell’art. 7 dello Statuto in cui al Presidente dell’Associazione viene conferita l’autorizzazione “a compiere tutte le pratiche necessarie per il conseguimento del riconoscimento dell’Associazione presso le autorità competenti”: espressione che si addice esclusivamente ad un’associazione nuova, che per ciò giuridicamente non ha niente a che fare con il gruppo da me fondato nel 1952, alle cui origini essa si rifà solo nel nome usurpato. Le origini dell’attuale Val d’Akragas sono da collocarsi, quindi, nella data del 1° giugno 1991, sicchè parlare di un’esistenza lunga sessant’anni e che ha origine nel 1952 o addirittura nel 1937 è un falso ideologico. Insomma, lungi dal ritrovarsi con i 60 anni decantati di fondazione, davanti ad un’unica realtà che avrebbe avuto tre fasi, secondo l’ipotesi di uno storico improvvisato, appare chiaro che siamo davanti a tre entità diverse tra loro e tra loro collegate solo attraverso l’espressione “Val d’Akragas” non sempre correttamente adoperata. All’interno di questa vicenda non manca un altro microenigma che qualcuno ci dovrebbe spiegare: nel video commercializzato a basso costo e nello spettacolo commemorativo del 7/2/2013, c’è un momento in cui parla Benedetto Adragna il quale ci svela che tra Casesa Commissario e Casesa Presidente ci fu un breve periodo in cui fu lui Presidente del Gruppo. Ma nessuno ci dice come, da chi e quando venne eletto, in quale assemblea di soci convocata da chi e con quali crismi e giuridiche capacità.
Ed infine c’è il grottesco dell’operazione generata da una sete di grandezza mal riposta: il gruppo è stato elevato - anche qui non si sa quando e in che modo - a Scuola Internazionale di Folklore: una scuola strana che non ha una sede adatta a tale scopo, non ha programmi didattici, né registri, né allievi internazionali, né docenti internazionali anche se, nell’ipotesi che esista davvero, dovrebbe insegnare passi di danza siciliana: ciò malgrado è definita “internazionale” perché la parola suona bene e conferisce, senza averne le fondamenta, ulteriore lustro e decoro.
Da sempre appassionato di tecnologia non ho mai smesso di credere nell’open-source e nella condivisione della conoscenza. Laureato in ingegneria civile per un errore di gioventù ed utilizzatore di Linux dal 1998 (la prima distrubuzione era una Slackware… e la prima non si scorda mai 🙂 )