Visitare la Riserva Naturale Macalube di Aragona

Situata nel territorio di Aragona, a 15 chilometri da Agrigento con un’estensione di 256,45 ettari, nasce la Riserva naturale Macalube, area condivisa dai comuni di Joppolo Giancaxio e di Aragona. Gestite da Legambiente, le Macalube, sono costituite principalmente da depositi argillosi, attraversati da una rete molto fitta di valloni. Esse testimoniano la presenza dei vulcanelli di fango freddi in Sicilia, fenomeni naturali che spesso trovano spazio nella letteratura scientifica dei viaggiatori stranieri passati sull’isola tra il 1700 e il 1800.

Se siete amanti dei viaggi particolari, allora non potete perdervi il territorio della Riserva, diviso principalmente in due aree, A, B e B1 con caratteristiche ambientali distinte:

  • zona A - l’estensione che caratterizza questa superficie è misurabile in circa 93 ettari. Si tratta dell’area dove avvengono i fenomeni di eruzione dei vulcanelli di fango e in cui sono presenti numerosi esemplari di flora peculiari della zona agrigentina.
  • zone B e B1 - estese su una superficie di 163,45 ettari, preservano le aree circoscritte e massimizzano la sicurezza della Riserva.

In seguito alla Legge Regionale 98/81, la Riserva naturale Macalube di Aragona è stata inserita nel progetto istituito dalla Regione LIFE-Natura per la conservazione degli habitat prioritari di specie vegetali e animali di elevato interesse scientifico.

Il sito è particolarmente interessante per le sue peculiarità di tipo naturalistico: il suo valore geomorfologico attira da sempre studiosi non solo italiani ma di tutta Europa, soprattutto perché la Riserva naturale Macalube di Aragona è conosciuta anche come sorgente idrofangosa dove avvengono emissioni di metano e di anidride carbonica.
Contraddistinguono il paesaggio della Riserva di Aragona vasti affioramenti di natura argillosa-marnosa.

È l’altipiano conosciuto come il Vallone Macalube a delimitare la ‘collina dei vulcanelli’, luogo in cui si può assistere alla formazione del fenomeno chiamato vulcanesimo sedimentario.

Quest’ultimo si manifesta quando il gas sottoposto a una certa pressione, trascina dal sottosuolo, portando via con sé, sedimenti costituiti da argilla e acqua. Sobbalzando in superficie, fanno spazio all’emissione di gas dai crateri. Sulla collinetta è dunque frequente scorgere forti eruzioni esplosive con zampilli, contenenti gas e acqua, in grado di raggiungere anche notevoli altezze.

Lacus Agrigentinus, lago agrigentino, o ager agrigentinus, è il termine antico coniato dagli scrittori latini, arabi e greci per indicare la località in cui è possibile trovare il machaluba. L’arabo maqlùb, che significa ‘rivoltato’, è il sostantivo giusto per capire quali particolari manifestazioni avvengono nel suolo della Riserva naturale Macalube di Aragona.

Tutt’attorno alla vivace superficie in fermento, si adatta la vegetazione spontanea composta da garigasteppa, in cui fanno capolino la Salsola agrigentina e il Lygeum spartum; nell’area è possibile trovare anche l’Aster sorrentinii e la Lavateria agrigentina. In primavera si può assistere al rifiorire generale della natura caratterizzato dalla presenza di vaste distese di orchidee selvatiche e, dall’arrivo negli stagni, di piccoli anfibi come la rana verde e il discoglosso dipinto.

La Riserva naturale Macalube di Aragona è ambita anche da alcuni rapaci: il falco della palude e il gheppio, volatili che sorvolano la zona in cerca di prede da cacciare durante la bella stagione.

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Mandorlara continua a Casa Sanfilippo

Un folto gruppo di ristoratori che abbraccia tutta la provincia (ed anche oltre), ha aderito anche quest’anno a Mandorlara, o la sagra della mandorla a tavola.

Tra i protagonisti di questo nuovo appuntamento ci saranno: Alessandro Ravana’ di Aguglia Persa, Alfonso Lattuca e Salvino la Mendola di Akropolis, Carmelo Roccaro e la (lady) chef Mareme di Ginger-people & food, Giuseppe Patti e Francesco Frumento di Sarda Salata a Licata, Fabrizio La Gaipa e Bardhok Lleshi di Il Grecale, guidati dallo chef executive Salvatore Gambuzza dell’hotel Villa Athena .

Questa importante collaborazione tra i ristoratori, che operano sul territorio, segna l’inizio di un ambizioso progetto per la valorizzazione e la promozione della cucina di qualità della provincia di Agrigento.

Tra i relatori dott. Pietro Fanara nutrizionista, Maurizio Artusi critico enogastronomo, Francesco Baldacchino delegato Ais ad Agrigento e lo chef executive Salvatore Gambuzza, e Totò Collura moderatore della manifestazione.

Il team di cuochi durante lo showcooking e i relatori del convegno saranno coordinati dai ragazzi e insegnanti dell’istituto alberghiero Ambrosini di Favara, con il quale il consorzio turistico Valle dei templi ha attivato una convenzione per tutte le collaborazioni della filiera turistica.

Grazie allo sponsor dell’azienda Principe di Corleone, la degustazione dei vini, guidata dai sommelier della delegazione di Agrigento, accompagnerà i piatti preparati dal team dei cuochi, nella parte esterna della location, adibita per l’occasione alla esibizione culinaria di maestranze locali; resa possibile dall’altro importante azienda Electrolux professional Sagrim, già sponsor Mandorlara da alcuni anni e che ha messo a disposizione le proprie attrezzature professionali d’avanguardia.

Sono tutti invitati al convegno sulla dieta mediterranea, allo showcooking, ed alla degustazione finale, il 18 marzo a Casa Sanfilippo, sede del parco Valle dei Templi di Agrigento, ore 11:00.

Ufficio Stampa Mandorlara

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La Fiaccolata dell’Amicizia: Le Nostre Foto

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Festival Internazionale I Bambini del Mondo: Comunicato Stampa

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa.


Inizia con un gesto d’amore la 17^ edizione del Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, che anche quest’anno apre il “Mandorlo in Fiore” di Agrigento. Tenendo fede al motto coniato dal loro “papà” Claudio Criscenzo, il gruppo Folk Song Dance di Lublin della Polonia, andrà a far visita domani mattina, venerdì 3 marzo alle ore 11 ai piccoli degenti presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, portando in corsia un momento di Folklore. Fin dalla sua nascita, infatti, il Festival “I Bambini del Mondo” coniuga il folklore con la solidarietà, la promozione umana e sociale, in difesa dei diritti dei minori.

Sono cinque i gruppi internazionali partecipanti al Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento guidata da Luca Criscenzo. Quest’anno i gruppi arrivano da: BULGARIA, dalla città di Popovo, “Dance Ensemble Severniache”; INDONESIA, dalla capitale Jakarta, “Kinnari Promosindo”; POLONIA dalla città di Lublin, “Folk Song Dance Ensemble Lublin”; TURCHIA da Ankara, “GOP Necla-Ilhan Ipekci” e UCRAINA “Rosy Svitanku” di Kiev. Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas, I Picciotti da Purtedda e Fiori del Mandorlo. Ai quali si uniranno per le sfilate anche i gruppi: Fabaria Folk, Herbessus, Sicilia Nu’ Cori, I picciotti di Matarò, Gazzara Folk, Limpiados, Gruppo Folk Castrofilippo, Gruppo Folk Rosa Balistreri, Tamburinari Herbessus Santa Venera, I tamburi della Quisquina.

I gruppi internazionali partecipanti alla 17^ edizione del Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”, riceveranno il saluto di benvenuto da parte del sindaco di Agrigento Lillo Firetto; il Direttore del Parco Archeologico Valle dei Templi, Giuseppe Parello; il Commissario straordinario Bernardo Campo e dal presidente del Festival Giovanni Di Maida, sabato 4 marzo alle ore 10:00 presso il Collegio dei Filippini. Alle ore 11:00 ci sarà la tradizionale “Passeggiata della Pace e della Fratellanza” lungo la Via Sacra con esibizione finale dei gruppi internazionali ai piedi del Tempio di Giunone.

Intenso il programma di domenica 5 marzo, si inizia alle ore 10:00 con la Sfilata di tutti in gruppi internazionali e locali, da piazza Don Minzoni a piazza Cavour. Alle ore 11:00 presso la Chiesa Madonna della Provvidenza la tradizionale e suggestiva preghiera interreligiosa “I Popolo in pace”. Quindi alle ore 20:30 al Teatro Pirandello lo spettacolo del 17° festival internazionale del folklore “I Bambini del Mondo” con la consegna, a cura della Società Dante Alighieri del Premio “Italia- Immagini e Pensieri”.

I Bambini del Mondo, “Ambasciatori di pace nel mondo”, che quest’anno hanno acquisito un altro prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO, Commissione Nazionale Italiana: “In considerazione dell’alto valore della manifestazione intesa a promuovere i valori della pace e della fratellanza”, proseguiranno le loro performance fino a martedì 8 marzo quando consegneranno il testimone, o meglio la fiaccola ai lo colleghi più grandi per l’accensione del Tripode dell’Amicizia e il prosieguo del Mandorlo in Fiore 2017.

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MANDORLARA contagia PALERMO

mandorlara a palermo 2017

Si è tenuta ieri, 26 febbraio, a Palermo, al Mercato San Lorenzo un’eccezionale anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore 2017 e l’inaugurazione della X° ed. della Sagra del Mandorlo a tavola: MANDORLARA 2017, coordinata dal Consorzio Turistico Valle dei Templi (promotrice) e da Salvatore Collura (ideatore dell’evento).

Durante l’anteprima al Mercato San Lorenzo a rappresentare Mandorlara saranno cinque espositori: CVA Viticultori Associati di Canicattì’, Lazzara Sicilia, Pasticceria Di Stefano, Oleificio Val Paradiso e Premiata Pizzeria Sarda Salata che proporrà uno show cooking dedicato alla regina della manifestazione: la mandorla nostrana.

mandorlara a palermo 2017Il maestro pizzaiolo Gianluca Graci (della pizzeria licatese) ha cucinato in loco, grazie a libero point un sistema di cottura mobile, versatile e compatto disegnato per contenere apparecchiature elettriche top per cuocere e servire velocemente del cibo senza necessità di avere una cucina alle spalle, e con l’innovativo triplo filtro anti odori, offerta dallo sponsor di Mandorlara 2017: Sagrim-Electrolux; preparando la pizza fritta a base di una miscela di farina segreta, di loro produzione; a crudo alcuni semplici ingredienti: mozzarella di bufala ragusana, pomodori datterino, mentuccia, aglio, colatura di alici con ovviamente la mandorla in granella sul finale.

A rallegrare la giornata le esibizioni dei “Tammura di Girgenti”, storico gruppo di musicisti che da sempre accompagna le celebrazioni della festa di San Calogero, guidati dal giovane Biagio Licata in alcuni live show veramente coinvolgenti.

Sul palco (al mattino) la giornalista Irene Melisenda e la responsabile della comunicazione del Mercato San Lorenzo di Palermo hanno moderato le interviste, al commissario dell’Ente Parco Archeologico (a cui quest’anno è affidata la organizzazione della 72° sagra del Mandorlo in Fiore) Bernardo Campo, e all’ideatore della Sagra del mandorlo a tavola: Salvatore Collura, anche in veste di rappresentante del Consorzio Valle dei Templi di Agrigento da alcuni anni.

“Mi scuso per la mia assenza dovuta ad impegni di lavoro purtroppo ineludibili. Desidero ringraziare il San Lorenzo Mercato per l’opportunità che ci ha voluto offrire di essere stati presenti in questo posto meraviglioso, che sa essere il contenitore del meglio che la nostra terra sa offrire. Per questo, insieme al Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, abbiamo abbracciato con entusiasmo l’idea di proporre qui un’anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore.

Colgo quindi l’occasione per formulare l’invito a tutti i palermitani di venire a scoprire e riscoprire il Mandorlo in Fiore, una festa splendida e carica di significato, che quest’anno vedrà una delle proprie edizioni più belle di sempre”

ha dichiarato il presidente del Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, Fabrizio La Gaipa, promotore della Sagra- Mandorlara 2017.

L’appuntamento di domenica si è concluso con una eccezionale dimostrazione di pasticceria ad opera del pluripremiato e recordman del settore, il Mastro pasticcere Giovanni Mangione con un team di pasticceri e cake designers, provenienti da tutta la provincia, fra i quali: i Maestri fratelli Rosciglione, il Maestro cioccolatiere Gaspare Martinez, il Mastro decoratore Francesco Palumbo, il Cavaliere della pasticceria Lillo De Fraia ed il Maestro pasticcere Salvatore Palumbo; che hanno dato vita ad una torta monumentale di oltre trecento chili dedicata alla X edizione di Mandorlara.

Al successivo taglio della torta era presente una moltitudine di persone, piccoli e grandi, ugualmente curiosi di guardare la preparazione e di gustarne poi il “dolce” risultato, “mai visto, così tanti pasticceri contemporaneamente! -qualcuno, tra il pubblico trepidante, ha detto, - le decorazioni, poi, vere e proprie opere d’arte!”

Uff.Stampa Mandorlara 2017
Elisa Carlisi

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Mandorlara Sbarca a Palermo

Si terrà a Palermo domenica 26 febbraio al Mercato San Lorenzo un’eccezionale anteprima della Festa del Mandorlo in Fiore 2017 che si svolgerà ad Agrigento dal 4 al 12 marzo e l’inaugurazione della X° ed. della Sagra del Mandorlo a tavola: MANDORLARA 2017.

Iniziato dunque il conto alla rovescia in vista di uno degli appuntamenti enogastronomici più attesi in Sicilia. La macchina organizzativa, coordinata Consorzio Turistico Valle dei Templi (promotrice) e da Salvatore Collura (ideatore dell’evento), lavora a ritmo serrato per definire il programma che sarà ufficializzato con un’apposita cerimonia di apertura: domenica 26 presso il Mercato San Lorenzo di Palermo.

Il tema conduttore dell’edizione 2017 del Mandorlo in Fiore sarà quello delle Eredità Immateriali dell’Umanità. La gran parte dei gruppi folk partecipanti. Saranno presenti i “Tammurinara di Girgenti”, storico gruppo di musicisti che da sempre accompagna le celebrazioni della festa di San Calogero, il santo nero di Agrigento oggetto di eccezionale devozione popolare. I “Tammurinara di Girgenti” anch’essi nel novero delle eredità dell’Unesco e daranno vita ad un live show veramente coinvolgente.

Per la parte culinaria la Festa seguirà invece il filone della Dieta Mediterranea, anch’essa dal 2010 patrimonio dell’Umanità e verrà sviluppata dal Consorzio Turistico Valle dei Templi che darà vita alla decima edizione della “Mandorlara - Sagra del Mandorlo a Tavola”, evento collaterale della Festa del Mandorlo che ne connoterà i momenti più salienti attraverso dei menù speciali proposti dai ristoratori di Agrigento, degustazioni all’interno dei luoghi più suggestivi della Valle dei Templi, un convegno internazionale sulla Dieta Mediterranea e, per finire, il concorso di cucina in cui si sfideranno i migliori chef del territorio.

Durante l’anteprima al Mercato San Lorenzo a rappresentare Mandorlara saranno cinque espositori: CVA Viticultori Associati di Canicattì’, Lazzara Sicilia, Pasticceria Di Stefano, Oleificio Val Paradiso e Premiata Pizzeria Sarda Salata che proporrà uno show cooking dedicato alla regina della manifestazione: la mandorla nostrana. Inoltre, l’appuntamento di domenica ospiterà un’eccezionale dimostrazione di pasticceria ad opera del pluripremiato e recordman del settore, il Mastro pasticcere Giovanni Mangione con un team di pasticceri e cake designers, provenienti da tutta la provincia, fra i quali: i Maestri fratelli Rosciglione, il Maestro cioccolatiere Gaspare Martinez, il Mastro decoratore Francesco Palumbo, il Cavaliere della pasticceria Lillo De Fraia ed il Maestro pasticcere Salvatore Palumbo; che daranno vita ad una torta monumentale di oltre trecento chili dedicata alla X edizione di Mandorlara.

Grande la soddisfazione dell’organizzatore Salvatore Collura, che sottolinea: “Di anno cresce sempre più il numero delle adesioni al concorso e la qualità delle proposte che ci sottopongono gli chefs al punto da rendere la scelta davvero complicata.

Ad ogni modo ringrazio il Consorzio Turistico Valle dei Templi di Agrigento, con Fabrizio La Gaipa presidente, l’Ente Parco Valle dei Templi (che è l’organizzatore della 72° festa del Mandorlo in Fiore e che ci ha inserito tra gli eventi anche quest’anno), gli sponsor: Sagrim Srl: Elettrolux professional, e le altre collaborazioni Thalass, Feder Alberghi di Ag, l’azienda vitivinicola Principe di Corleone, l’istituto alberghiero Ambrosini di Favara (che si occuperà dell’accoglienza e dell’organizzazione di alcune giornate), non ultimi i ristoratori aderenti e gli chefs per la preziosa collaborazione consentendoci di condividere con tutti voi la bellezza di una secolare tradizione, ricca di valori e significati storico – culturali”.

Uff.Stampa Mandorlara 2017
Elisa Carlisi

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Programma Festival i Bambini del Mondo ad Agrigento 2017

Pubblichiamo il Programma del festival i Bambini del Mondo ad Agrigento per l’anno 2017.

 

Programma Festival i Bambini del Mondo ad Agrigento 2017

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Graziella Spina: colei che guida attraverso la storia

Vi presentiamo la Dott.ssa Graziella Spina, guida turistica abilitata che ci parla del suo lavoro (che poi è anche la sua passione)… 🙂

 

Salve… ti va di presentarti?

Salve, mi chiamo Graziella Spina e ho quasi 42 anni. Sono una donna come tante, che cerca di conciliare un marito, due bimbi piccoli, una di 4 l’altro quasi di 3 anni, una casa e… fortunatamente un lavoro!

 

Cosa fai nella vita?

Nel passato ho svolto diversi lavori, spaziando dal mondo dell’insegnamento a quello del turismo, grazie anche ai diversi titoli di studio che ho conseguito (tre diplomi, una laurea, diversi corsi di formazione). Comunque da 12 anni mi dedico quasi esclusivamente a quella che è da sempre stata la mia passione, ovvero la storia e l’arte. Sono infatti una guida turistica autorizzata della Regione Sicilia.

 

Ti va di spiegarci in cosa consiste il tuo lavoro?

E’ un lavoro che forse non tutti conoscono nella sua vera essenza… Spesso, quando dico di essere una guida mi si dice: “Bello! Ti divertirai un sacco a portare in giro le persone!”. Sì, mi diverto anche, ma la guida non è solo chi fa divertire la gente, per quello ci sono gli animatori turistici! La guida turistica è una figura professionale specializzata, che accoglie le persone nel sito da illustrare e li accompagna alla scoperta di un mondo dimenticato e spesso sconosciuto, che però continua a vivere in una dimensione diversa dalla nostra. Io, nello specifico, mi trovo a vivere questa “dimensione” nella Valle dei Templi, dove accompagno gruppi di turisti dal 2005.

 

Come è nata questa passione?

Da sempre il mondo della cultura classica mi ha affascinato, un mondo in cui lo spirito umano ha saputo esprimere al massimo la propria essenza in tutti i campi dello scibile, dalla filosofia alla matematica, dalla letteratura all’architettura. E ad Agrigento, in particolare, l’architettura classica greca ha raggiunto il suo massimo splendore nelle costruzioni templari e non solo…
Quando accolgo i miei gruppi di visitatori ed entro nel sito, mi sento catapultata in un’altra realtà, sento di rivivere in quell’epoca, di respirare quell’aria intrisa di profumo di ulivi, che anche allora sicuramente, con le loro fronde, offrivano protezione dalla calura estiva ai visitatori del tempio…quell’aria oggi intrisa di profumo di mandorli e di brezza che spira dal nostro “mare africano”e che fa da cornice a questo incantevole posto fuori dal mondo. Quando racconto la nostra storia cerco di far rivivere alle persone che ho davanti quel mondo ormai scomparso, di cui le nostre vestigia testimoniano ancora la grandezza e lo splendore; cerco di far capire che la perfezione di un tempio classico era lo specchio della concezione della vita e del mondo di allora; che le astruse formule matematiche che stanno dietro alla facciata del tempio si ispirano alla perfezione della natura; quando racconto qualche episodio della mitologia cerco di far notare che alla base c’è sempre un l’elemento concreto o reale che possiamo rapportare al mondo moderno; quando, nel corso della nostra passeggiata nella storia e nella cultura, passiamo dalle testimonianze greche a quelle ellenistiche e ancora romane e cristiane, faccio notare che il nostro passato non è morto, ma continua a vivere non solo nelle nostre rovine, ma nell’evoluzione stessa del genere umano, che con i suoi corsi e ricorsi storici, dovrebbe insegnarci a guardare indietro per andare avanti, a fare delle rovine del passato le fondamenta del futuro. Vi assicuro che non c’è niente di più gratificante che ricevere dai propri clienti, alla fine della visita, i ringraziamenti non per avergli fatto vedere il sito, ma per averglielo fatto “vivere”.
Ho sempre pensato che nella vita sia giusto cercare di fare quello che più ci piace e ci gratifica; purtroppo non tutti hanno questa possibilità. Io mi sento molto fortunata per essere riuscita a fare della mia passione il mio lavoro, ed è questo che fa la differenza. Essere guida è prima di tutto un modo di essere e di pensare, e poi è anche una professione. Nessuno apprezzerebbe una persona che spiega a “macchinetta” la storia di Akragas o la struttura architettonica del tempio della Concordia…per quello ci sono le audioguide o i libri sul sito. Noi “guidiamo” le persone attraverso la storia, rendendole non meri spettatori ma protagonisti di questo viaggio!
Detto ciò, è vero anche che mi diverto, perché nelle 2 ore di visita che trascorriamo insieme al gruppo si instaura uno strano rapporto tra il gruppo e la guida. La guida è quasi sempre un siciliano, ed è risaputo che in noi è insita questa vena ironica che fa da sottofondo alle spiegazioni e che talvolta le alleggerisce. Anche questo è apprezzato dai visitatori, soprattutto stranieri. Lo dico per esperienza diretta, poiché io lavoro quasi esclusivamente con gruppi in lingua tedesca, che costituiscono un pubblico, sì molto esigente, ma altrettanto gratificante.
Queste persone che organizzano le loro vacanze nella nostra isola vogliono conoscerci a 360°, vogliono conoscere le nostre origini, la nostra storia, ma anche il nostro presente, il modo di vivere della gente comune, cosa mangiamo, cosa coltiviamo, quanto guadagniamo, come viviamo insomma.
Va bene… arrivano i turisti e tu li vai a prendere all’aeroporto ? Ci spieghi la differenza tra i due ruoli? Nello specifico, accogliere il gruppo all’aeroporto e dare un quadro generale sulla nostra cultura isolana è compito dell’accompagnatore turistico, che accompagna appunto il gruppo durante tutto il viaggio. Infatti, cosa che forse non tutti sanno, c’è una sostanziale differenze tra guida e accompagnatore turistico, come specificato anche dalla Legge regionale n.8 del 3 maggio 2004. Questa legge, agli articoli 1 e 4, delinea le figure e i compiti di guida e accompagnatore:

ARTICOLO 1
Definizione della professione di guida turistica

  1. E’ guida turistica chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nelle visite a siti paesaggistici e naturalistici ed a beni di interesse turistico quali monumenti, opere d’arte, musei, gallerie, scavi archeologici, illustrandone le caratteristiche culturali, storiche ed artistiche. La professione di guida turistica disciplinata ai sensi della presente legge corrisponde ad attività di guida specializzata.

ARTICOLO 4
Definizione dell’attività di accompagnatore turistico

  1. E’ accompagnatore turistico chi, per professione, accoglie o accompagna singole persone o gruppi di persone durante viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero per curare l’attuazione dei programmi di viaggio predisposti dagli organizzatori e assicurare i necessari servizi di assistenza per tutta la durata del viaggio, fornendo, inoltre, informazioni significative di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori dell’ambito di competenza delle guide turistiche.

 

Anche se oggi la materia turistica dal punto di vista legislativo è in continua evoluzione, in parte anche per allinearsi alle direttive liberali europee, che tendono appunto a liberalizzare questa professione senza più limiti geografici provinciali, questi due articoli esistono ancora oggi. Cerco di spiegarmi meglio: in tanti stati dell’Unione europea ad oggi non esiste legge in materia turistica, ovvero, non esistono figure formate dal punto di vista professionale per svolgere questo lavoro; ad esempio, arrivano spesso insieme al gruppo straniero figure indefinite che accompagnano il gruppo stesso(loro si definiscono accompagnatori, che da noi, per la nostra legge, non sono tali). Quindi, almeno da questo punto di vista l’Italia è molto avanti rispetto all’Europa. Su questo discorso potrei scrivere fiumi si parole, perché, come dicevo poc’anzi, questa è una materia in continua evoluzione, ad esempio io che sono vincitrice di concorso bandito dalla Regione Sicilia nel 2004, nasco come guida provinciale, negli ultimi anni , con la liberalizzazione, non esistono più gli ambiti provinciali e quindi sono ad oggi guida regionale.

 

Che percorso formativo consiglieresti a chi volesse seguire le tue orme?

Oggi per fare la guida turistica bisogna essere in possesso di una laurea, parlare fluentemente almeno una lingua straniera e partecipare ad un concorso bandito dalla Regione con cadenza biennale. Si entra così in possesso di una abilitazione alla professione di guida.
Inutile aggiungere che per fare questo lavoro è necessario amare la storia, l’arte, l’architettura, bisogna essere in grado di relazionarsi a un pubblico più o meno vasto, avere una buona dialettica, saper comunicare con leggerezza ma incisività…e queste cose purtroppo non ce le insegnano a scuola…si può essere vincitori di concorso, ma poi subentra la “selezione naturale”: se non riesci a trasmettere, se non arrivi al pubblico, hai vita breve…conosco tante persone che hanno una conoscenza e una cultura invidiabile, ma se non riesci a trasmetterla è tutto solo materia morta.

 

Come attrazioni turistiche qual è la più “gettonata”?

Nella nostra provincia ci sono tantissime attrattive che i visitatori apprezzano tanto, a partire dalla valle dei templi che, ovviamente è il sito più visitato. Spesso anche noi cerchiamo di indirizzare i visitatori a scoprire di più della nostra provincia, come la scala dei turchi o il teatro greco di Eraclea, o anche a riscoprire i centri storici dei paesi che gravitano intorno ad Agrigento, ad esempio negli ultimissimi anni è rifiorita Porto Empedocle con le varie opere di miglioramento della zona del porto, o anche Favara che ha subito una profonda trasformazione grazie all’opera e ad investimenti di privati. Ma senza allontanarci da Agrigento, è cosa alquanto risaputa che quasi tutti i turisti che arrivano alla valle non proseguono la visita nel nostro centro storico. O almeno così era fino a poco tempo fa, perché stranamente una città dalla forte vocazione turistica non era attrezzata a ricevere visitatori. In questo senso, ultimamente si è cercato di promuovere iniziative per portare gente al centro, come ad esempio mettere la segnalazione turistica che è da sempre stata una pecca di Agrigento ed anche una delle lamentele più frequenti.

 

Sempre come attrazione turistica… qual’è la “scoperta” più bella per un turista?

Chi vede il centro storico, chi passeggia per la via Atenea e si inerpica su per gli stretti vicoli che si aprono sulla “strada maestra” rimane affascinato dalle viuzze, dai cortiletti, dai panni stesi che riportano indietro tempo… e senza che te lo aspetti spunta un ristorantino dove magari gustare una buona pasta alla norma o perché no, una pepata di cozze! E se si vuole gustare qualcosa di ancora più tipico allora suggerirei al mio turista di fermarsi in un qualsiasi bar a gustare un arancino al ragù o, se si preferisce il dolce, un cannolo alla ricotta! Chiunque abbia ricevuto questi piccoli suggerimenti ancora pensa ad Agrigento con l’acquolina in bocca e… la malinconia nel cuore. Chi vede e vive Agrigento una volta, ne serberà un indelebile ricordo per tutta la vita.
Spero di non aver annoiato nessuno dei lettori, ma parlare di ciò che amo mi fa perdere la cognizione del tempo e dello spazio…

 

Se qualcuno volesse contattarti puoi lasciarci i tuoi recapiti?

Per ogni suggerimento, chiarimento o semplicemente per una passeggiata “Storica” potete contattarmi

Dott. ssa Spina Graziella
cell. +39.339.6580808
email: [email protected]
www.agrigentoguide.org

 

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Di Ciàula, Miniere e Lune Agrigentine

Ieri notte non ho atteso trepidante l’email di Facebook con i dati di copertura: sapevo già che erano buoni.

Però ero curioso e così la prima cosa che ho fatto stamane è stata proprio aprire la mia casella di posta… sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Solo questa settimana abbiamo raggiunto le 67,50 mila persone contro le 48,71 mila della settimana precedente e le 31,45 mila della settimana ancora precedente.

Già che c’ero mi sono dedicato un po’ anche a Google Analytics, oltre che ai Facebook Insight, e sono andato a cercare tra i fornitori di servizio alcuni nomi eccellenti che ci avessero fatto visita.

Ed, anche li, sono restato piacevolmente sorpreso: abbiamo ricevuto visite da alcune università (tra cui quella di Weimar, di Siena, di Catania e di Palermo)… ma quella che ha più solleticato la mia autostima è stata quella dello IED (Istituto Europeo di Design).

Vuol dire che il progetto sta funzionando per come era stato pensato e per me è sia una soddisfazione personale che una speranza per il “futuro”.

Perché sapete… il progetto era stato pensato per essere un approfondimento sul Mandorlo in Fiore e su ciò che vi girava intorno; voleva cercare di non essere banale, di farsi leggere e di far vedere la bellezza.

Già la bellezza… è il mio solito chiodo fisso!!! 😉

Ed è qui che mi è sovvenuta un’altra novella di Pirandello: “Ciàula scopre la Luna”.

Non ve la riassumo, farei un pessimo servizio a Pirandello, tuttavia mi sto sentendo un novello Ciàula.

Anche io, come Ciàula, non ho paura del buio della “miniera”, mi è familiare e mi muovo a mio agio nei meandri di Internet; tuttavia ho paura del buio della notte: non so muovermi bene tra la gente.

E vi assicuro che per questo progetto ho dovuto parlare con tanta gente… tuttavia ho scoperto la bellezza della Luna e, come il protagonista della novella, anche io ho posato il mio sacco di zolfo e la sto rimirando, piangendo di gioia.

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Comunicato Stampa di Lello Casesa

gruppo val d'akragas in costume tipico siciliano

Riceviamo e pubblichiamo una email di Lello Casesa contenente un comunicato stampa emesso in data odierna.

 


 

Il Val d’Akragas annuncia :
partecipiamo alla Sagra

Una decisione concordata con i vertici del Parco Archeologico prevederà la partecipazione del Val d’Akragas alla Sagra del mandorlo in fiore ed alle iniziative collaterali.

Dopo una serie di incontri a casa Sanfilippo con i gruppi folk agrigentini ed il Direttore del Parco Parello si e’ stabilito un sorteggio, i cui dettagli verranno resi pubblici, includendo anche il Val d’Akragas.

Ogni gruppo agrigentino prenderà parte ad un momento importante della Sagra tra : Fiaccolata, sfilata conclusiva, spettacoli al teatro e lo spettacolo davanti il tempio della Concordia.

Il Val d’Akragas parteciperà, se confermato lo schema, alla sfilata della domenica conclusiva prevista il prossimo 12 marzo.

Grande entusiasmo ed impegno da parte dei ragazzi che hanno intensificato le prove settimanali al fine di essere artisticamente preparati all’evento Sagra.

Una conferenza stampa sara’ prevista nelle prossime settimane per spiegare i dettagli dopo circa 10 anni di assenza dalla Sagra.

Agrigento, li 03.02.2017
f.to Lello Casesa
Presidente

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